Cantelmo: Irpinia terra di rifugio per pericolosi latitanti.

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“Di cosa vi meravigliate. I fatti ci mettono davanti delle verità che non vogliamo accettare per parlare di altro. Qualche anno fa a Sperone fu arrestato Russo, uno dei dieci latitanti più ricercati d’Italia. E’ successo un’altra volta, l’Irpinia è terra di rifugio di latitanti”.

Le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo fanno rumore. Intervenuto al 204à anniversario della fondazione dell’arma dei Carabinieri, Cantelmo ha commentato con amarezza l’arresto di Guglielmo Cirillo avvenuto in una villetta a Domicella. Destinatario di due misure cautelari per associazione di tipo mafioso e traffico di stupefacenti, l’esponente del clan Polverino era latitante da 5 anni e si nascondeva in Provincia di Avellino.

“Oggi pongo la stessa domanda di quando fu arrestato Russo a Sperone, ma la gente dove stava? Anche questa volta, dov’era? Perché non si è resa conto di tutto il movimento che c’era intorno ad uno dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia?”. L’amarezza del Procuratore si sposta sul fenomeno dello spaccio di droga, anche in questo caso sottovalutato dalla popolazione “i premi dell’arma dei Carabinieri sono tutti per operazioni antidroga. La provincia di Avellino è invasa da fiumi di droga. Non esiste più il piccolo pusher di quartiere, deve esserci qualcosa di più importante alle spalle ma ci facciamo scivolare tutto addosso con indifferenza”

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