Camera di Commercio, La Stella eletto presidente, ma con la spada di Damocle dei ricorsi pendenti.

Partita chiusa ma con il rischio dei tempi supplementari alla Camera di Commercio di Avellino. Con 14 voti a favore Oreste La Stella, espressione di Confcommercio è stato eletto nella seduta di mercoledì sera, l’ultima utile per l’elezione del Presidente prima del commissariamento da parte della Regione, nuovo presidente della Camera di Commercio di Avellino.

All’elezione non hanno partecipato i rappresentanti di Confartigianato, Adiconsum, dei sindacati e soprattutto di Confindustria, che avevano sostenuto la candidatura di Federica Vozzella.

Proprio gli industriali promettono battaglia dal momento che hanno inviato una lettera di diffida alla Camera, che paventerebbe anche risvolti penali.

Il nocciolo della questione è il quorum di voti necessario ad ottenere l’elezione a presidente, secondo il segretario Luca Perozzi rimaneva comunque di 15 (e quindi non raggiunto da La Stella), mentre di parere diverso è stato l’orientamento dell’assemblea, forte anche del parere del Prof. Contieri, docente di Diritto Amministrativo, che ha fissato il quorum in 14 perchè essendo l’assemblea formata da un numero dispari di consiglieri, il quorum di metà più uno si ottiene aumentando di uno il numero dei componenti dell’assemblea  e quindi dividendo per 2 (27+1=28, 28/2=14), ipotesi suffragata anche da precedenti giurisprudenziali, l’elezione di La Stella è quindi legittima e quindi non può intervenire il commissariamento perchè esso è previsto solo se dopo 4 votazioni non si perviene all’elezione del presidente, elezione che mercoledì sera c’è stata.

La partita comunque non è chiusa perchè oltre al possibile ricorso delle componenti del Consiglio Camerale assenti all’ultima votazione, si attende l’esito del ricorso al Tar di Reggio Calabria che potrebbe rimettere in sella l’ex presidente Capone.