Furti in appartamenti, Polizia arresta due albanesi.

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Sono stati arrestati ieri pomeriggio due componenti di una banda dedita ai furti in appartamento che ha messo a segno due colpi e ne ha tentati almeno altri 5 cinque negli ultimi tre giorni tra Contrada Sant’Eustacchio e via Pennini ad Avellino.

Si tratta di due cittadini di nazionalità albanese gravati da reati specifici contro il patrimonio, una terza persona seppur identificata è riuscita a darsi alla fuga. Gli arresti sono stati eseguiti dagli agenti della squadra Volanti coordinati dal vice Questore Elio Iannuzzi nel pomeriggio di ieri al termine di una attività di indagine piuttosto complessa come ha spiegato lo stesso Iannuzzi in conferenza stampa “abitualmente utilizziamo sistemi di videosorveglianza soprattutto in prossimità dei caselli autostradali per avere dei riscontri, questa volta però non en avevamo. Grazie all’ intuizione della responsabile della sala operativa abbiamo pensato che gli autori dei furti avvenuti negli ultimi giorni potessero essere ancora in città. Ed effettivamente così è stato, alloggiavano in un albergo a Contrada Amoretta da dove si muovevano di notte per perpetrare i furti”. I due fermati, un classe 83 Angelo Kostov Simeonov a destra in foto  ed un classe 79 Jetmir Shyti a sinistra entrambi di origine albanese insieme al terzo malvivente in fuga componevano una banda dedita ai furti in appartamento anche piuttosto efferati “uno dei due fermati è responsabile di un episodio gravissimo accaduto a Roma.

I Carabinieri della Capitale – ha spiegato Iannuzzi – ci hanno inviato informazioni relative all’attività d’indagine, Shyti è responsabile di una rapina efferata in danno di una persona anziana ancora oggi ricoverata in stato di coma. Il classe 83 invece deve scontare una misura cautelare per furto in appartamento ed anche il fuggitivo è destinatario di una misura cautelare ed è tutt’ora ricercato dagli agenti della squadra Mobile”. Dei due fermati, Simeonov è stato arrestato per la misura cautelare da scontare, mente Shyti è colpito da decreto di espulsione e sarà condotto a Brindisi per poi essere imbarcato in direzione Albania.

“I malviventi erano pronti a mettere a segno la stessa tipologia di rapina anche in città, abbiamo rinvenuto durante la perquisizione personale e all’interno della stanza, oltre ad oggetti dediti allo scasso, documenti falsi, tute mimetiche, passamontagna e nastro adesivo utilizzato per bloccare le persone una volta entrati all’interno delle abitazioni. Questi criminali spietati erano pronti a tutto pur di mettere a segno i colpi. Dei sette tentativi, due furti sono andati a segno. In un caso è stata asportata la cassaforte contenente soltanto dei documenti, mentre nell’altro caso il bottino è stato di circa 500 euro e degli oggetti di bigiotteria. Gli altri cinque tentativi sono stati sventati proprio grazie alla presenza all’interno delle abitazioni dei proprietari che non aveva fatto recedere dall’intento i malviventi. La solerzia degli occupanti ad avvisare le forze dell’ordine prima che riuscissero ad entrare ha fatto in modo che i colpi non venissero messi a segno”.

“Siamo risaliti all’albergo dove risiedevano perché uno dei tre si era registrato con il vero nome nonostante fosse colpito da obbligo di dimora in altro comune. Individuata la stanza, insieme agli ispettori Stokel e Petito abbiamo organizzato l’operazione circondando la struttura. Uno dei due malviventi, il classe 83 ha provato a fuggire nelle campagne ma è stato bloccato dopo una colluttazione che ha costretto alle cure dei sanitari uno dei nostri agenti. L’altro invece lo abbiamo bloccato in camera, mentre una terza persona già non era più reperibile ma conosciamo i dati anagrafici e gli agenti della squadra Mobile si stanno occupando delle ricerche”.

Uno dei due fermati, il Simeonov è un ex militare albanese che ha preso parte alla guerra in Kosovo, particolare non di poco conto nel modus operandi della banda “l’albergo era utilizzato come base, durante il giorno si comportavano normalmente, andavano in giro anche con abiti griffati per non destare sospetto. Con il calare del buio, tra le 17 e le 20, vestivano i panni dei rapinatori, con tanto di mimetiche e passamontagna e attraverso le campagne raggiungevano le abitazioni. Si muovevano a piedi e con molta dimistichezza tra la vegetazione approffitando dell’oscurità, questo aveva reso inizialmente difficile l’identificazione facendoci pensare appunto che potessero risiedere nei pressi delle zone colpite da furto”.

Sempre il capo della squadra Volanti ha spiegato come i ladri hanno escogitato un altro modo di entrare in città passando inosservati “nello specifico queste persone sono arrivate in pullman. Ma grazie alla collaborazione degli agenti di Polizia Stradale abbiamo registrato che sono sempre più frequenti i tagli nelle reti dell’Anas nei pressi dell’autostrada. Per passare inosservati si fanno lasciare sulle piazzole di sosta e attraverso le recensioni entrano in città rendendo più difficile l’individuazione. Con lo stesso metodo lasciano la città e si dileguano.

Il Questore tiene particolarmente ai servizi di controllo del territorio ed in prossimità dell’arrivo del Natale purtroppo reati come i furti in abitazione aumentano in maniera esponenziale. Insieme al capo di Gabinetto ed al capo della Mobile abbiamo studiato un piano per prevenire e reprimere i furti in abitazione. Abbiamo intensificato i controlli delle arterie cittadine, ma anche sulle autostrade e nelle strutture alberghiere. Tipo di attività che con questa operazione ha già dato i suoi frutti, ma la guardia resta alta.

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