IIA, nulla di fatto all’incontro al MISE, rischio fallimento concreto, lavoratori in agitazione.

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“Come abbiamo già detto la situazione è grave, senza risposte non è più sostenibile! Non vengono pagati gli stipendi, le commesse ci sono e siamo alla commedia dell’assurdo servono risposte chiare e decisive da parte del Governo verso IIA. Nei prossimi giorni auspichiamo, verificando, cosa produrrà il Ministero con gli incontri prefissati con Del Rosso” così Franco Fiordellisi segretario della Cgil Avellino dopo la giornata del nulla di fatto a Roma. Preoccupate per la piega che sta prendendo la vertenza Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Failms: “Il Governo mantenga le promesse fatte su Industria italiana Autobus”. Le organizzazioni sindacali, dopo la manifestazione sotto la sede del Ministero dello Sviluppo economico a cui hanno partecipato centinaia di lavoratori provenienti da Avellino e Bologna “chiedono in modo unitario al Governo di adempiere agli impegni e alle promesse assunte negli ultimi mesi relativamente a Industria italiana Autobus. Oggi abbiamo costretto il Governo a convocare immediatamente per giornata di domani l’amministratore delegato dell’azienda, per ottenere il pagamento degli stipendi e scongiurare il rischio di fallimento.Tuttavia, fermo restando le iniziative territoriali in programma già per domani, se non arriveranno le risposte attese lunedì riprenderanno azioni di protesta rivolte direttamente alla Presidenza del Consiglio.  Più in generale il Governo deve passare dalle parole ai fatti, poiché è sempre più urgente la necessità di ricapitalizzare e di rafforzare la compagine societaria”.

Visto l’esito negativo dell’incontro avuto al Mise, dove non ci sono garanzie per le retribuzioni e tantomeno per le attività produttive e societarie, della IIA, Fim.Fiom.Uilm Failms. Fismic e Ugl e la RSA proclamano 8 ore di sciopero.

A partire dalle ore 8 di oggi ci sarà un sit in davanti allo stabilimento e chiederemo al Prefetto di Avellino un’incontro per le ore 17.00 in concomitanza dell’incontro previsto a Roma presso il MISE tra governo e Del Rosso.

“Alle parole devono seguire fatti. Il 10 rischia di saltare tutto: lavoro, salari arretrati, azienda insieme a una idea che ha visto impegnati noi con i lavoratori per trasformare la chiusura di due stabilimenti nel rilancio della produzione di una nuova mobilità pubblica immaginata è prodotta in Italia.

Il governo avrebbe dovuto darci le risposte che l’azienda si rifiuta di dare: la certezza del salario.
Sia chiaro, le buste paga e i bonifici li fa la proprietà, ma visto che IIA è privata e pubblica la responsabilità è in proporzione anche di Finmeccanica.

Ci aspettavamo che il governo avesse convocato la proprietà e che ci desse risposte, invece no, IIA è convocata per oggi.

Il 10 il cda di IIA potrebbe saltare, la scelta del governo precedente è stata fallimentare.

Noi senza risposte andremo a palazzo Chigi perché a pagare non possono essere i lavoratori che vogliono dare ai cittadini italiani autobus eco e sicuri”. Così il segretario della Fiom Michele De Palma.

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