«Oggi per la prima volta abbiamo assistito ad un incontro in Regione, con i canoni istituzionali dovuti, non abbiamo solo fatto un’ospitata. E ciò che conta arrivare al 6 dove tutte le forze in campo facciano la propria parte con una sola faccia, quella che hanno i lavoratori e le lavoratrici, il resto conta poco o quasi niente».
Gli operai dell’ex Irisbus di Flumeri commentano così l’incontro avuto lunedì mattina a Palazzo Santa Lucia con gli assessori regionali al lavoro e alle attività produttive, Sonia Palmeri e Antonio Marchiello. Un vertice istituzionale in vista del tavolo convocato al Ministero dello Sviluppo Economico per venerdì 6 luglio alla presenza, almeno stando a quanto garantito in campagna elettorale, dello stesso Ministro Lugi Di Maio. Alla presenza di operai e rappresentanti sindacali, gli esponenti del governo De Luca hanno ribadito all’ad di Industria Italiana Autobus la necessità di produrre i pullman in Italia e dare così seguito al progetto di creazione del polo nazionale di produzione di autobus lungo l’asse Flumeri/Bologna.
All’incontro presente anche Francesco Todisco, consigliere regionale di Articolo Uno Mdp del gruppo “De Luca Presidente: «in questi mesi, troppe sono state le dichiarazioni irresponsabili tese a minare il processo sin qui istituito per la costruzione del polo produttivo nazionale degli autobus in Valle Ufita. Dichiarazioni spesso irriguardose nei confronti delle organizzazioni sindacali e delle maestranze irpine protagoniste della lunga lotta non solo per la difesa del proprio posto di lavoro ma di un importante asset di sviluppo industriale per l’Irpinia e per il Mezzogiorno. E’ il Ministero dello Sviluppo Economico la sede in cui si andranno a misurare le intenzioni del nuovo Governo ed è quello il luogo in cui andranno dette parole certe e responsabili, anche da parte della proprietà che non può assumere, a questo punto della vertenza, su se stessa, l’onere della rottura o della sospensione del confronto-prosegue Todisco- L’obiettivo per lo stabilimento di Flumeri è uno soltanto: la ripresa della produzione degli autobus. E’ solo all’interno di questa cornice che il rafforzamento delle politiche di incremento per la mobilità urbana annunciate dal ministro Di Maio alla ex Bredamenarini di Bologna possono, dismessa la campagna elettorale, trovare la giusta credibilità».
