8 marzo a Lioni, proiezione film La Favorita.

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Riflessione, socialità e spettacolo. L’8 marzo a Lioni si tinge di rosa con un ricco programma di eventi patrocinati e promossi dall’Amministrazione comunale. “La nostra comunità si prepara alla festa delle donne. Una ricorrenza importante durante la quale è doveroso ricordare la centralità della donna nella società contemporanea. Infatti, a parte il richiamo alle tante conquiste politiche, sociali ed economiche che si sono succedute nel corso della storia, diviene fondamentale discutere delle difficoltà che il genere femminile incontra quotidianamente. E’ vero che in passato la donna è riuscita a conquistare diritti importanti, ma nel corso degli anni le sue potenzialità sono state oscurate da un mondo incapace di rinunciare a stereotipi maschilisti e preconcetti obsoleti.  Credo sia necessario riflettere su tali fenomeni, creando momenti di aggregazione e dialogo collettivo”. Così dichiara Domenica Gallo, vicesindaco e assessore alle Pari opportunità del Comune di Lioni.

A partire dalle ore 15.30 “Quanto amore è stato sferruzzato?” con le associazioni Amdos, Amos e Noi in rosa, evento organizzato all’interno della manifestazione “Treno dell’8 marzo”. In serata invece, alle ore 20.00, verrà proiettato presso il Multisala Cinema Nuovo il film “La favorita”, in collaborazione con la Consulta delle donne. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. Sarà presente in sala un’ospite speciale: Ida Sansone, la doppiatrice italiana del Premio Oscar come miglior attrice protagonista, Olivia Colman.

“La scelta del film non è casuale, ma riflette l’intenzione di approcciarci al senso reale di questa giornata con sensibilità ed intelligenza, anche perché molto raramente si vedono film che hanno protagoniste tre donne. Il lungometraggio del regista greco Yorgos Lanthimos narra una storia tutta al femminile che, nonostante sia ambientata oltre 300 anni fa, parla di noi e dei nostri tempi. Le tre donne che amano, tramano, odiano, desiderano, si trovano a vivere in un universo che le vorrebbe sempre e comunque sottomesse al maschio. Proprio come allora, quello che accade oggi tra le donne e gli uomini, di potere e non, è rimasto immutato”, conclude Gallo.

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