Nella Via Crucis di Petruro a Forino rappresentata anche l’attualità.

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Il 14 aprile con inzio alle ore 19,30 in occasione del Venerdì Santo, le strade di Petruro di Forino saranno teatro della Passione e Morte di Gesù.

La manifestazione coordinata dal parroco padre Jean Claude Ndayishimiye, vede coinvolte numerose associazioni e comitati presenti sul territorio. La rappresentazione della Passione, si inserisce nell’antica tradizione del teatro popolare sacro. Un impegno molto faticoso e generoso, che si sottrae alla convenzionalità ed alla esteriorità di tante manifestazioni. Il testo, sostanzialmente fedele al racconto evangelico, non è nello stesso tempo estraneo ai problemi del mondo d’oggi.

Quest’anno l’attenzione è stata posta su tre momenti molto toccanti. Nell’incontro di Gesù con la Veronica, si vuole rappresentare la sacralià del suo gesto che ci porta alla tragica cronaca dello sfiguramento del volto di Lucia Annibali a Milano, la seconda del Cireneo che come Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, corre in aiuto dei migranti nel mare nostrum, l’accoglienza fonte di amore verso il prossimo e coloro i quali ne hanno bisogno e in concluisione il pianto della Madonna per la perdita di Gesù come lo strazio della madre di Giulio Regeni.

Questa la sintesi dell’attualizzazione del copione scenico della rappresentazione di Ecce Homo a Petruro di Forino, tre parole: sacralià, accoglienza e verità. Questi gli appelli di Papa Francesco, il quale ogni giorno ci richiama a questa realtà, con un messaggio di Pace e Fratellanza dei popoli da cui si evince con chiarezza una società multietnica, munticulturale e multireligiosa, dove il dialogo diventa fonte indispensabile per raggiungere la “pace cristiana”.

Sei saranno le scene rappresentate: l’ultima cena, l’orto degli ulivi, il getsemani, il sinedrio, il pretorio e il golgota. I fuguranti saranno più di cento in costumi storici dell’epoca.

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