Nasce LiminaLab, nuovo spazio per teatro e danza in via Sant’Antonio Abate.

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Uno spazio artistico dove far germogliare i talenti. Un luogo dove accogliere le creatività più disparate e promuovere l’arte in tutte le sue declinazioni, mantenendo come principale punto di riferimento il Teatro e la Danza. Sabato 14 settembre, alle ore 18:30, in via Sant’Antonio Abate 1/C ad Avellino si inaugura LiminaLab, un laboratorio artistico e creativo nato dall’intuizione di Clif Imperato e Simona Manzo che hanno dato voce ad una esigenza che viene da lontano: attrezzare un luogo fisico dove sperimentare e creare, uno spazio autonomo dove esprimere la propria natura.

 

«L’esigenza di un luogo fisico come LiminaLab viene da lontano e accomuna la maggior parte degli attori, dei registi e di tutti coloro che fanno teatro. Come molti miei colleghi che fanno teatro, mi sono ritrovato, negli anni, a dover provare spettacoli in garage, saloni, spazi all’aperto che, di volta in volta, venivano trasformati in sala prove per l’occasione– spiega il maestro Clif Imperato, animatore di una delle più apprezzate esperienze teatrali in città con Limina Teatro, l’associazione che propone laboratori e spettacoli di teatro contemporaneo, promuovendo la ricerca di nuovi linguaggi espressivi – Questo nomadismo artistico, per un certo senso, si è interrotto con la nascita del Tilt! Che, grazie ad una sinergia naturale con Felice Caputo, Domenico Galasso e tutto il loro staff, hanno ospitato i laboratori e le attività teatrali».

 

Tappa fondamentale dell’associazione Limina Teatro è stato l’incontro con Simona Manzo, artista e performer di Danza, e la condivisione con lei di un certo modo di vedere l’arte, in particolare l’arte performativa. Questo è stato determinante per la nascita di uno spazio autonomo come LiminaLab che, oltre a proporre laboratori e corsi di teatro e danza, rappresenterà un luogo nel quale poter sperimentare e rendere reali idee e progetti artistici.

 

«Credo che il Teatro sia una forma artistica collettiva che, come tutte le altre arti, parta da domande sulla vita, sull’uomo, sulla società e le restituisca in una forma altra, in un continuo scambio osmotico tra chi lo fa e chi lo esperisce. Per questo abbiamo sentito la necessità di approdare ad una casa del Teatro e della Danza per coinvolgere una città che le classifiche del Sole24ore pongono agli ultimi posti proprio per la proposta culturale e di intrattenimento – prosegue Clif Imperato –Le esperienze formative e lavorative che mi hanno portato fuori Avellino e il confronto con colleghi provenienti da ogni angolo del mondo mi dicono non ci sono città o contesti più o meno difficili. Ognuno di essi ha le sue peculiarità ed è proprio di questa materia viva che si nutre il teatro. Come sosteneva Augusto Boal “tutti possono fare teatro, anche gli attori”».

 

E del rapporto che intercorre tra la Danza e il Teatro ne parla Simona Manzo, danzatrice e coreografa.  «La stessa osmosi attraverso la quale la danza comunica con il teatro, l’uomo comunica con il proprio spazio. Un luogo, una città da riscoprire attraverso un’espressione corporea e recitativa in cui il gesto diventa danza e la danza ritorna al gesto, il movimento racconta la parola ed il suono attraverso uno stato emotivo di intensa partecipazione».

 

«Una ritualità antica ma futura, ben disposta ad incrociarsi e fondersi con varie forme artistiche, mediante sperimentazioni e coreografie aperte ad ogni possibilità di interazione – prosegue Simona Manzo –La ricerca si concentra su aspetti diversi che vanno dal corpo all’effetto dei processi mentali sul movimento e dall’improvvisazione, come richiamo primitivo, alla teatralizzazione emotiva. Il danzatore viene condotto dal proprio movimento in uno stato meditativo che amplia la sua consapevolezza, corporea, psicologica e spirituale – conclude –L’improvvisazione, così come la tecnica di ascolto del proprio corpo e dell’ambiente, diventano uno strumento indispensabile. Sondare le proprie qualità di movimento e ricercare un proprio linguaggio autentico».

La nascita di LiminaLab sarà tenuta a battesimo da un rinfresco offerto per tutti gli amici di Limina Teatro e sarà l’occasione per aprire la Campagna di tesseramento per la stagione 2019/2020 dell’associazione nonché per uno primo racconto sulle tante iniziative e attività che verranno messe in campo nel corso dell’anno.

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