Familiari e parenti delle vittime della tragedia del bus precipitato il 28 luglio del 2013 da un viadotto dell’A16 Napoli-Canosa, nella quale morirono 40 persone, hanno dato vita a una manifestazione di protesta nel piazzale antistante il Tribunale di Avellino.
I familiari delle vittime si sono incatenati dietro croci di legno bianche su ognuna delle quali vi è la foto del congiunto deceduto e chiedono di incontrare il procuratore Rosario Cantelmo. (ANSA)