Caso De Luca, il M5S: si dimetta. Caldoro: fa il turista svedese. Cesaro (FI): garantisti ma chiarisca in Consiglio Regionale.

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Caldoro-Ciarambino-De-LucaSe le gravissime notizie di stampa fossero confermate, quanto avevamo già denunciato e gridato in ogni modo in campagna elettorale, troverebbe conferma: De Luca per arrivare al potere sarebbe disposto a tutto, persino a calpestare le leggi e a corrompere i giudici.

La Campania non merita di essere infangata da un bugiardo plurindagato ed ora coinvolto in un’indagine gravissima di corruzione del giudice che lo ha salvato dalla sospensione.

Così, con un post sulla sua pagina Facebook, commenta il caso De Luca Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle, rilanciando l’hashtag #delucadimettiti.

Durissimo non solo con De Luca ma anche con il Pd, il Vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, anche lui del M5S, che sempre su Facebook scrive:

Il marito del giudice che dovrà decidere se decadrai o meno da Presidente della Regione ti dice: << o mi nomini ai vertici dell’Asl oppure mia moglie applica la Legge Severino e ti fa decadere dalla poltrona di governatore >>.
Una persona onesta sarebbe andata in Procura e avrebbe denunciato tutto. Vincenzo De Luca invece – secondo l’inchiesta – si è accordato promettendo la nomina.
C’è chi dice sempre si, il Pd. E c’è chi invece dice NO e chiama i Carabinieri, quelli sono gli onesti. ‪#‎DeLucaDimettiti‬

Sul caso De Luca anche una nota del Movimento 5 Stelle: “Emergono dall’inchiesta condotta dalla Procura di Roma fatti gravissimi e inquietanti. Il M5S già all’insediamento del Presidente Vincenzo De Luca, con una manifestazione pubblica denunciò l’inadeguatezza e l’imbarazzo per un presidente condannato per abuso d’ufficio a capo di una istituzione e a rischio sospensione per le disposizioni della legge Severino”.

Secondo il M5S, “alla luce delle notizie emergerebbe che una combriccola condizionò o quando meno ebbe informazioni riservate coperte dal segreto d’ufficio sul giudizio del Tribunale che avrebbe dato il via libera a De Luca e proteggendolo dall’applicazione della Severino”.

“Scenari, se confermati dall’inchiesta – continua la nota – da golpe che il M5S denuncia con forza a tutela dell’istituzione regionale e delle cittadine e cittadini campani. De Luca liquida tutte le sue cose come palle spieghi in Consiglio ciò che sta accadendo. Per la delicatezza della vicenda e anche per le decisioni che le Commissioni e il Consiglio della Regione sono prossimi a prendere su tempi importanti come il riordino idrico, il nuovo statuto e regolamento diamo appuntamento ai giornalisti per una conferenza stampa alle ore 15 fuori l’edificio F13 del Consiglio della Regione Campania”. “Il M5S vuole spalancare porte e finestre della Regione Campania e fare uscire quell’orribile puzzo nauseabondo di compromesso che fuoriesce dalle stanza del potere di De Luca”, conclude la nota del Movimento. (ANSA).

E proprio a Twitter affida il suo commento l’ex Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro: Sul caso di un suo stretto collaboratore De Luca sembra un turista svedese.

Interviene anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Armando Cesaro, che invita De Luca ad un chiarimento in Consiglio Regionale:

“Sarebbe davvero sorprendente se lunedì, in Aula, De Luca non fornisse i dovuti chiarimenti in ordine alle dimissioni del Capo della sua Segreteria. E’ il Consiglio regionale, la massima istituzione elettiva della Campania,  la sede naturale del chiarimento politico. Ed è qui che il presidente della Regione deve spiegare le circostanze reali nelle quali sono maturate le dimissioni del Capo della sua Segreteria. Lo deve ai cittadini, lo impone il dovere della trasparenza”.

“Siamo e restiamo garantisti e non inseguiamo vicende giudiziarie che faranno il loro corso, – tiene a precisare il presidente dei consiglieri regionali azzurri – ma la storia della ‘fatica per il doppio incarico’ offende l’intelligenza di tutti i campani”. “Soprattutto – conclude – alla luce dei successivi sviluppi”. (ANSA).

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