De Luca si difende: sono parte lesa, voglio essere ascoltato dai pm.

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Campania: De Luca e altri 6 indagati per concussioneIn una conferenza stampa durata appena 13 minuti, e senza alcuno spazio per le domande dei giornalisti, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca si è difeso dalle accuse di corruzione in atti giudiziari che gli vengono rivolte dalla Procura di Roma, che lo ha iscritto nel registro degli indagati insieme al capo della sua segreteria Nello Mastursi, al Gudice del Tribunale Civile di Napoli Anna Scognamiglio, a suo marito Guglielmo Manna ed altre tre persone.

“Sono la parte lesa. Sostengo il lavoro dei magistrati”. Vincenzo De Luca passa subito al contrattacco in una conferenza stampa dopo la notizia di ieri sera che è iscritto nel registro degli indagati insieme ad altre 6 persone per concussione in relazione alla vicenda della sua sospensione da governatore per l’applicazione della legge Severino, sospesa per l’accoglimento di un suo ricorso.

La conferenza – “Sostengo pienamente l’azione della magistratura” e la invito ad andare avanti”, ha detto De Luca. “Io sono parte lesa in questa vicenda, io e l’istituzione che rappresento. Nono sono a conoscenza di nulla”. “Da Napoli – ha aggiunto – lanciamo la sfida della trasparenza, della correttezza e del rigore amministrativo. Noi e il partito in cui milito siamo protagonisti di questa sfida e non arretreremo di un passo”.

Sono 7 gli indagati della procura di Roma nell’inchiesta che coinvolge Vincenzo De Luca. Con il governatore sono iscritti tra gli altri con l’accusa di concussione per induzione, il giudice Anna Scognamiglio e l’ex capo segreteria di De Luca, Carmelo Mastursi. Tutti, tranne De Luca, sono stati perquisiti il 19 ottobre. Il Csm interverrà sul giudice indagato. (ANSA)

«Il problema – ha proseguito De Luca – sono gli effetti collaterali e cioè la consoilidata abitudine al massacro mediatico. Questo sta diventando oltraggio permanente allo stato di diritto. C’è qualche organo di stampa che dovrebbe chiudere. (probabile riferimento all’editoriale pubblicato sull’edizione napoletana de “La Repubblica” a firma Conchita Sannino, ndr) Ma questo è un grande tema che dovrà riguardare il rapporto tra diritto individuale sistema giudiziario e sistema dell’informazione sta crescendo realtà in Italia di oltraggio alla persona e perdita dei valori costituzionali. Pieno e totale sostegno alla magistratura essendo io il primo interessato che si faccia chiarezza. Io sono parte lesa in questa vicenda; io e l’istituzione che rappresento. E combatteremo chi offenderà la nostra dignità. Io non sono a conoscenza di nulla, di nulla, di nulla. Non so chi sia questo manna, che faccia o dove viva»

De Luca ha proseguito parlando di Sanità: «Le nomine della Sanità sono state fatte dall’ufficio di gabinetto e io non conosco nessuno di quelli nominati. Prima la Sanità era luogo di clientela politica ora abbiamo voltato pagina. Le professionalità mediche oggi non devono cercare protettori e padrini politici ma solo preoccuparsi dei servizi è cambiato tutto».

«Per ragioni di opportunità – ha concluso – mi fermo qui e vi consegno riflessioni di cui sono certo farete tesoro sto facendo come capite training autogeno. I consiglieri mi hanno detto: mi raccomando… io dico loro tranquilli. Sono un benefattore credo di aver dato lavoro si giornalisti italiani più di Murdoch».

C’è tempo per alcune battute finali: «Mi aspetto la nomina a cavaliere del lavoro, per quanto lavoro ho dato finora. Ai miei collaboratori dico keep calm… Lunedì faremo un consiglio regionale per approvare la legge con cui togliamo di mezzo l’Arsan, struttura clientelare, e approveremo la legge sul ciclo delle acque. Da martedì cancelleremo un altro luogo comune e cioè che l’acqua è poca e la papera non galleggia».

Il governatore non ha permesso di fare ulteriori domande. La conferenza stampa è durata 13 minuti. (ilmattino.it)

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