Giovani artisti interpretano il gioco al Carcere borbonico.

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Seconda edizione per la collettiva ”Arte da gioco ” partita martedi’ scorso al carcere borbonico di Avellino a cura di Generoso Vella e con la partecipazione di 15 giovani e talentuosi artisti campani.

Un’esposizione che ha affiancato un importante convegno dal titolo ” In gioco contro l’azzardo ” patrocinato dalla Provincia di Avellino e organizzato dal Coordinamento della Regione Campania “Mettiamoci in gioco” con enti ed associazioni locali all’interno di una campagna di comunicazione sociale sui rischi del gioco d’azzrdo.

Tanti i visitatori che in questi giorni stanno visitando la mostra e apprezzando le opere degli espositori , tutte evocative e capaci di far riflettere lo spettatore su un tema tanto sentito come la dipendenza dal gioco

I lavori potranno essere visionati dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e martedì e giovedì dalle 15:00 alle 17:15 ed eccezionalmente sabato 16 dalle 18.00 alle 22.00 in occasione dell’apertura straordinaria del Museo Irpino nell’ambito della notte dei musei. .

Questi i nomi degli autori delle opere : Gianluca Iki Avella, Pellegrino Capobianco, Michelle De Paola, Anna Utopia Giordano, Vincenzo Liguori, Filomena Marino, Andrea Matarazzo, Katia Mercurio, Errico Pontis, Renato Pontis, Pietro Satiro, Alfonso Trillicoso, Generoso Vella e Lina Vella.

Cosi si è espresso tramite una nota il curatore della mostra Generoso Vella: “Giovani artisti si incontrano e si confrontano per denunciare un gioco come deriva sociale , sperpero di denaro, perdita’ di affetti e rovina economica per se e per i propri familiari ma non solo. Le loro opere esposte parlano difatti anche di un gioco pulito e responsabile e dunque un’attivita’ che può presentarsi come un momento di aggregazione e socializzazione o come in questo caso motivo ispiratore per originalissime creazioni. La creativita’ e la bravura di questi giovani artisti danno prova di come anche argomenti cosi delicati possono condurre alla realizzazione di opere d’arte significative e di spessore contenutistico che possono certamente contribuire a lanciare messaggi che possono arrivare all’osservatore e dimostrare una certa sensibilita’ su una dipendenza da gioco d’azzardo che coinvolge oggi anche tantissimi coetanei .Questa mostra è l’ennesimo esempio di come l’arte possa mettersi al servizio della collettivita’ , collegarsi al quotidiano e dar vita a un rapporto interattivo con i fenomeni dell’attualita’ per riconosce in essa il suo ruolo educativo, la sua forza comunicativa e il suo ruolo sociale. Un evento certamente mette in buona luce i giovani artisti locali sempre più attivi sul territorio e capaci di proporre un’irpinia come terra di talenti e culla di ragazzi e ragazze con competenze e voglia di fare che intendono umilmente educare la nostra città e la nostra provincia al bello e al bene comune attraverso cultura e iniziative di utilita’ sociale per la costruzione di un territorio che cresce , si evolve e pensa al futuro , quello che sara’ in mano a questi e altri giovani , che non devono lasciare questa provincia ma al contrario intendono realizzarsi e rappresentano il cuore pulsante di questa provincia che deve muoversi verso i giovani e una partecipazione attiva di quest’ultimi nella vita pubblica “.

 

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