'A Juta A' Montevergine, dal 10 al 12 settembre ad Ospedaletto d'Alpinolo.

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e6e53316dab589701282337c324db2a8_LSette Madonne, sette ritmi di tammorra, sette danze per chiedere che l’avvocata di ogni disperazione interceda presso suo Figlio perché si compia il miracolo della pacificazione. La Madonna in Campania si prega con la danza, con la musica, con il canto.

Ad “aprire” e chiudere le feste delle sette Madonne è Montevergine, con Mamma Schiavona, con due eventi, il primo che si è svolto lo scorso 2 febbraio, e il secondo, di chiusura, prossimo 12 settembre.

I pellegrinaggi a Montevergine sono una tradizione molto radicata non solo in Campania, ma anche in tutto il resto del sud Italia: le prime testimonianze di salite al monte Partenio si hanno già all’epoca di Guglielmo da Vercelli quando piccole comunità di persone giungevano alla chiesa soprattutto per conoscere il virtuoso santo; nel 1139, in un documento, si narra di pellegrinaggi per invocare la grazia divina e il 12 settembre 1263, papa Urbano IV, afferma come la zona di Montevergine sia diventato un importante centro di preghiera.

Nella notte tra l’11 ed il 12 settembre inizia il pellegrinaggio a piedi verso il santuario di Montevergine. La salita, che in dialetto diventa Juta è una tradizione antica. Si saliva e si sale a piedi per espiare i propri peccati e per donare la propria fatica alla Madonna nel giorno della sua festa. Oggi molti continuano a salire a piedi tagliando la montagna in un percorso ricco di suggestioni (lungo il percorso c’è la sedia della Madonna, un poggio di pietra su cui si dice si fosse fermata a riposarsi la madonna stanca).

Da 18 anni, Ospedaletto rinnova la sua propensione all’ospitalità e fa rivivere, in tre serate – 10, 11 e 12 settembre – le suggestioni di un tempo, le stesse atmosfere che accompagnano i pellegrini nella salita, aprendo le proprie botteghe, portando in piazza canti, balli, suoni, prodotti tipici, saltimbanchi, circhi di strada, aristi di strada, cavalli, carri e macchine addobbate. Una festa unica nel suo genere, ormai nel cuore di tutta la Campania perché riesce a mettere insieme devozione, tradizione e innovazione. La Regione Campania, vista l’importanza e la qualità raggiunte, ha deciso quest’anno di sostenere dal punto di vista finanziario, in parte, l’evento e ospitarne la presentazione alla stampa nella sala Nassirya mercoledì 7 settembre alle 11, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio.

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