Da settimane annunciavano la protesta, il presidio. Il dramma degli ex parcheggiatori riesplode a piazza del Popolo con una pacifica promessa per ottenere risposte, concrete.
Da oggi un gruppo degli ex parcheggiatori ha avviato lo sciopero della fame. Non se ne andranno fino a quando non avranno soluzioni concrete, dopo gli impegni presi dall’amministrazione e non ancora mantenuti. In presidio è iniziato stamane degli ex dipendenti delle cooperative di tipo B che gestivano le aree chiuse. Hanno presidiato in maniera pacifica l’ingresso del Comune di Avellino. Senza cibo restano in sit in.
Cartelli con frasi di denuncia in mano e una richiesta: un incontro con componenti dell’amministrazione del palazzo.
«Il risultato delle vostre promesse è famiglie in mezzo alla strada», recita uno dei cartelli. La rabbia sale. Un vento sferzante e il crollo termico non ha fermato il drappello che si è sistemato all’ingresso del Palazzo di Piazza del Popolo.
La promessa era stata quella delle prese in carico annunciate a settembre, dopo l’avvio del nuovo sistema di controllo delle zone in cui un tempo lavoravano. Un lavoro part time e temporaneo che lo stesso sindaco aveva proposto agli ex parcheggiatori, a cui affidare mansioni di guardiania e manutenzione delle aree chiuse. Si attende il nuovo bando di gestione.
«Ci hanno solo presi in giro – denunciano -. Sono dodici mesi che promettono, ma alla fine non fanno mai niente. Intanto arriva Natale e siamo senza soldi». Saranno presenti in Comune anche nei prossimi giorni. «Saremo qui giorno e notte. Siamo esasperati. Siamo senza soldi, con famiglie a carico. Nessuno ci parla, ci hanno abbandonati. Speriamo che qualcuno possa capire ed impegnarsi, concretamente. Non riusciamo neanche ad arrabbiarci. Siamo disperati».