Miele, l'invito di Coldiretti: preferite quello irpino.

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Miele_1“Preferire il miele irpino a quello straniero, dando sempre un’occhiata all’etichetta”. E’ il consiglio di Coldiretti Avellino, alla luce dell’aumento delle quote di importazioni dall’estero di miele rilevato, in particolare da Cina e Romania, dove tra l’altro è consentito l’uso del polline Ogm.

Avellino ha il 23% della produzione totale di miele campano, con le aziende che sono più diffuse nell’area dell’Ufita e nei comuni di Calitri e Ariano Irpino che hanno una forte tradizione in questo settore. Per quel che riguarda la produzione di miele si nota che, oltre al classico millefiori, prevale quello monoflora (oltre il 65% del totale), tra questi quello di sulla, castagno, acacia e, grazie al nomadismo, quello di arancio. Viene prodotto, in quantità modeste, anche il miele di tiglio e quello di ciliegio.

“Il nostro consiglio è di rivolgersi direttamente ai produttori o ai mercati di Campagna Amica – sottolinea il direttore di Coldiretti, Salvatore Loffreda – preferendo alimenti biologici, imparando a leggere le etichette e scegliendo la qualità alla quantità o alla convenienza economica. In Italia due vasetti di miele su tre venduti nei negozi e supermercati contengono in realtà miele straniero ed è bene che il consumatore lo sappia”.

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