Porta Unica di Accesso: pubblicato il Bando per l’affidamento del servizio che facilita l’accesso ai servizi sociali e all’assistenza sanitaria.

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headerÈ stato pubblicato il Bando per l’affidamento, mediante procedura aperta, del servizio di funzionamento della Porta Unica d’Accesso (PUA) previsto dal Piano di Zona Sociale Ambito A04 con Avellino Comune Capofila per conto e nell’interesse dei Comuni di Avellino, Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Cervinara, Chianche, Grottolella, Montefredane, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata Principato Ultra, Roccabascerana, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Torrioni e Tufo.

L’intento del Piano di Zona Sociale A04 è di procedere all’appalto dell’insieme delle attività necessarie per l’attuazione del servizio di funzionamento della Porta Unica di Accesso con l’istituzione dei relativi Centri nei Comuni di Avellino, Altavilla Irpina, Cervinara e Pietrastornina.

Il criterio di selezione utilizzato è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base ai seguenti elementi: qualità del servizio, qualità organizzativa, qualità economica. L’importo complessivo a base d’asta è pari a Euro 177.804,80 a valere sul finanziamento del Piano Azione Coesione – Servizi di Cura a favore dell’Infanzia e degli Anziani non autosufficienti – Piano di intervento Anziani – Riparto 1. I soggetti che intendono partecipare alla procedura di selezione hanno tempo fino alle ore 10.00 del 29 febbraio 2016 per la presentazione delle domande che saranno esaminate nel corso di una seduta pubblica presso la sede del Comune di Avellino il giorno 1 marzo 2016 alle ore 9.00. Il bando ed il capitolato sono visionabili sul sito istituzionale del Comune di Avellino nella sezione Bandi-Avvisi-Gare e sul sito istituzionale del Piano di Zona Sociale Ambito A04. “La PUA prevista dal Piano Sociale di Zona – commenta l’assessore alle politiche sociali Marco Cillo – è un importante strumento a disposizione dei cittadini per accedere più agevolmente ai servizi sociali e all’assistenza sanitaria attraverso procedure più semplici. Infatti tra gli obiettivi della Porta Unica di Accesso – prosegue l’assessore – vi è il superamento della frammentarietà dell’accesso alle prestazioni socio-assistenziali e socio-sanitarie previste a livello territoriale semplificando le procedure, l’agevolazione ai cittadini di accedere alle informazioni sulle opportunità, sui diritti alle prestazioni e sulle risorse dell’offerta territoriale dei servizi socio-sanitari, l’accoglienza e la valutazione dei bisogni di salute facilitando e personalizzando l’approccio dell’utente alle risorse”.

Nello specifico la Porta Unica di Accesso (PUA) garantisce, appunto, l’accesso alla rete dei servizi sociali, sanitari e sociosanitari, promuovendo la semplificazione delle procedure, l’unicità del trattamento dei dati, l’integrazione nella gestione del caso, la garanzia per l’utente di un tempo certo per la presa in carico attraverso l’impiego di almeno otto Assistenti sociali.

Le attività principali che dovranno essere erogate dagli Assistenti Sociali impiegati nel servizio sono:
– Accoglienza, informazione e orientamento, che si esplica con attività di: accoglienza dell’utenza; ascolto attivo delle richieste e dei bisogni; prima lettura del bisogno espresso dal cittadino; informazione relativamente ad opportunità, risorse, prestazioni e possibili agevolazioni nonché sul sistema dei servizi esistenti ed accessibili; orientamento nell’utilizzo dell’informazione fornita verso il canale più adatto per ottenere una risposta adeguata da altri servizi;
– Accompagnamento, che si colloca in una fase più avanzata rispetto alla funzione di accoglienza, informazione ed orientamento, e che si esplica nell’indirizzare attivamente l’utente verso le strutture erogatrici di servizi (diversi da quelli forniti dalla P.U.A.), attraverso, per esempio, la definizione di appuntamenti o nel proporre l’attivazione di servizi ed equipe professionali (come l’U.V.I.), preposti alla valutazione di secondo livello nel caso di bisogno complesso;
– Risoluzione di problemi semplici, che si esplica con l’erogazione immediata, o comunque tempestiva, di risposte adeguate a bisogni semplici (come l’accesso a prestazioni assistenziali che richiedono la sola compilazione e presentazione di una modulistica con allegato l’ISEE) che escludano la valutazione di tipo multidimensionale;
– Proposta di attivazione dell’U.V.I. in caso di bisogno “complesso” che può richiedere una valutazione multidimensionale in specifica equipe.

 

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