Storie di amianto e di operai Isochimica, sabato 30 alla Camera del Lavoro.

0
582
Ecommerce di successo è un programma di Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella consulenza e nella realizzazione di siti web di commercio elettronico integrate con Amazon, Ebay e i migliori marketplace

isochimicaL’associazione Dialoghi per il futuro e l’Archivio Storico della Cgil di Avellino promuovono una iniziativa comune sul tema dell’amianto.

Sabato 30 aprile 2016 presso il Salone della Camera del Lavoro di Avellino, Via p. Paolo Manna, si terrà la presentazione del libro di Anselmo Botte “Il racconto giusto. Storie di amianto e di operai all’Isochimica di Avellino”, edito da Ediesse. Durante l’incontro sarà presentato, sul tema del recupero della memoria storica del movimento operaio, anche un audiovisivo del Gruppo Operaio e Zèzi di Pomigliano d’Arco su una iniziativa da loro realizzata contro l’amianto del gennaio 1980 che impedì la realizzazione di una fabbrica di amianto nel comune di Siano in provincia di Salerno.

L’incontro sarà introdotto e coordinato da Mimmo Limongiello, dell’Associazione Dialoghi per il futuro. Interverranno Gianni Marino, dell’Archivio Storico della CGIL. Il libro sarà presentato da Giovanni Sarubbi, Direttore del periodico Il Dialogo (www.ildialogo.org). Sarà presente l’autore Anselmo Botte.

L’ultimo libro di Anselmo Botte raccoglie le testimonianze degli operai coinvolti nella drammatica vicenda dell’Isochimica di Avellino, l’azienda di Elio Graziano, che tra il 1983 e il 1988 realizzò la più grande bonifica da amianto in Europa scoibentando tremila vagoni ferroviari.

“Hanno lavorato per anni senza nessuna protezione, un fazzoletto sul naso come i banditi del farwest, e oggi, dopo trent’anni fanno i conti col mesotelioma da asbesto, un male che attende con pazienza le sue vittime. L’assenza assoluta di protezioni, la colpevole reticenza delle istituzioni ha gettato nel terrore la vita di centinaia di lavoratori, quindici sono già morti, gli altri aspettano; ha contaminato e continua a contaminare il Rione Ferrovia”.

Ma il racconto di questi lavoratori ripercorre anche la storia dell’Irpinia devastata dal terremoto del 1980, diventata terra di conquista per un capitalismo di rapina, spietato e criminale.

“La rabbia di essere stati ingannati una volta si unisce alla voglia di giustizia che ogni giorno spinge questi lavoratori a chiedere alla società di riparare alla crudeltà della quale si è resa responsabile”.
Durante l’incontro sarà presentato un audiovisivo del Gruppo Operaio e Zèzi di Pomigliano d’Arco su una iniziativa da loro realizzata nel gennaio 1980 che impedì la realizzazione di una fabbrica di amianto nel comune di Siano in provincia di Salerno.

ANSELMO BOTTE è nato Barile (PZ) nel 1953. Sin da giovanissimo attivo in politica, si è laureato con una tesi sull’analisi delle classi sociali in agricoltura. È stato tra i primi a svolgere ricerche sui gruppi di immigrati in Campania. Negli anni ’80 è stato leader del movimento dei disoccupati di Salerno. Nel 1988 diventa responsabile del Centro Informazione Disoccupati della CGIL di Salerno. L’anno seguente entra nella segreteria della FLAI e nel 2009 viene eletto nella segreteria della Camera del Lavoro di Salerno
Ha pubblicato con Ediesse Mannaggia la miserìa (2009), Grazie Mila (2010), Rosso Rosso (2012).

Il gruppo E ZEZI rappresentano ad oggi una realtà stabile e riconoscibile nel panorama culturale nazionale e internazionale. In oltre trent’anni di attività la loro dinamica nei flussi, disorganici, di produzione artistica è andata rinforzandosi e riposizionandosi, alterando continuamente l’immagine dell’ensemble attraverso un processo complesso di riferimenti e sperimentazioni, di attribuzione simbolica, cui demandare informazioni e sintesi di tipo politico, musicale e teatrale .
Il gruppo E ZEZI, che si organizza alla fine del settantaquattro e di lì ad oggi mantiene una serrata attività artistica e politica ininterrotta, vanta una nota di originalità che lo contraddistingue da sempre da altre esperienze espresse nel processo di ri-elaborazione delle musiche di tradizione orale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here