Tenta truffa dello specchietto, denunciato dai Carabinieri a Flumeri.

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Credeva di poter mettere a segno nella tranquilla Valle Ufita la famigerata “truffa dello specchietto” e garantirsi così in modo impunito illeciti profitti. A finire questa volta nella rete dell’Arma un 28enne siciliano, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile di tentata truffa aggravata.

Nello specifico il giovane aveva tentato di attuare la truffa in danno di un anziano che, smascherandolo, ha consentito ai Carabinieri di deferirlo alla competente Autorità Giudiziaria.

Il giovane, vagabondando in Flumeri a bordo della sua vettura, aveva scelto con cura la sua vittima. Attuando un piano seriale aveva simulato il danneggiamento dello specchietto dell’auto accusando l’ignaro ma guardingo anziano che, subodorando l’inganno, provvedeva ad allertare i Carabinieri.

Gli investigatori, esperite le indagini del caso, riuscivano ad identificare il truffatore e raccogliere elementi probatori sufficienti a determinarne il deferimento alla Procura della Repubblica di Benevento ed il sequestro dell’autovettura.

Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere che rendeva ingiustificata la sua presenza in quel Comune, il 28enne veniva proposto per l’emissione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio.

Quella dello “specchietto” è un tipo di truffa molto noto: un famoso raggiro per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime: la dinamica delle truffe è molto simile e la richiesta di immediato risarcimento in denaro per il “danno” al fine di mettere a tacere la controversia sia aggira solitamente tra i 50 ed i 150 euro, una somma che la maggior parte degli automobilisti trova in tasca. Tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato  accuserà di aver subito un danno alla sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrando lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza).

I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell’assicurazione.

Qualora si abbia sentore di truffa è opportuno avvisare subito le Forze dell’Ordine: l’intervento, oltre a sventare la truffa, consentirà di mettere a verbale eventuali danni arrecati all’auto.

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