Trasporti, Sindacati AIr preoccupati per i tagli e per il silenzio.

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aircdmLe Rsu di Cigl e Cisl dell’A.Ir S.p.A. sono altamente preoccupate per la situazione che si è venuta a creare dopo la comunicazione della Provincia di Avellino di tagliare i servizi per l’anno 2016 del 10%. Taglio che per il secondo semestre è arrivato al 16.20% visto che la situazione creatasi non ha avuto soluzioni e che, così come ampiamente previsto, avrà gravi ripercussioni sul servizio erogato e sugli stessi livelli occupazionali.

Si constata che nonostante lo sciopero effettuato il giorno 8 giugno u.s., con una adesione allo stesso che ha sfiorato il 100%, nessuna novità è intervenuta sulla drammatica situazione che si è creata con il taglio delle risorse al Trasporto Pubblico Locale della Provincia di Avellino.

Le OO.SS. avevano richiesto un tavolo con la presenza della Provincia e della Regione nel quale tentare di trovare una soluzione che scongiurasse i tagli ai servizi, con penalizzazione di un territorio già ampiamente penalizzato con il quasi azzeramento del trasporto su ferro, e con le inevitabili ricadute che il tagli avrebbero avuto sugli stessi livelli occupazionali.

Nella fase di conciliazione e nella susseguente proclamazione di sciopero le segreterie confederali e di categoria avevano chiesto alla Provincia, titolare per sua scelta, della programmazione e amministrazione del servizio di sospendere i tagli comunicati alle aziende ma questo purtroppo non è avvenuto e gli effetti nefasti si stanno purtroppo per verificare.

Gli stessi rappresentanti della Provincia, nelle discussioni fatte, hanno dichiarato che i tagli difficilmente avrebbero potuto interessare aziende di piccola dimensione che garantiscono collegamenti unici ed esclusivi tra territori periferici e capoluogo con il rischio, secondo le scriventi, questa volta di mettere in discussione i livelli occupazionali in A.Ir cosa fin ad oggi scongiurata con grossi sacrifici da parte dei lavoratori.

E così come avevamo ampiamente preannunciato il grosso dei tagli si è abbattuto sulle aziende più strutturate, anzi, sull’unica azienda strutturata della provincia, l’A.Ir..

Come Rsu aziendali abbiamo duramente contestato la nuova proposta dei turni di servizio scaturiti da una ipotesi di taglio dei servizi del 10 % fatto dall’azienda, che ha comunicato di assumere un onere economico in proprio, nella speranza che le istituzioni vogliano concorrere per rendere disponibili nuove risorse, visto che la riduzione dei servizi comunicati dalla Provincia è appunto, per i restanti mesi del 2016, del 16,20%.

L’azienda alla nostre vibranti proteste ha risposto che, pur riconoscendo che la nuova turnazione comporta una penalizzazione per i dipendenti, non può sottacere che una diversa soluzione non trova concretizzazione nella nuova realtà dei servizi e delle risorse.

Anzi c’è il rischio concreto che si debba applicare la normativa vigente nel settore che comporta, in caso di riduzione di posti per limitazione o soppressione di servizio, l’esonero di agenti nelle qualifiche in cui risultano eccedenze oppure eventuali contratti di solidarietà, part.time o l’applicazione della 223/90, che a dire il vero l’azienda ha affermato voler scongiurare.

Ma se questo si poteva scongiurare applicando il taglio del 10% rischia di non poter essere scongiurato con il taglio del 16.20 % che la provincia continua a sostenere di dover applicare.

Le preoccupazioni aumentano ricordando che nella delibera 106 del 22 marzo 2016 della Regione Campania si preannuncia che, in caso di mancato recupero dei tagli al Fondo Nazionale Trasporti, vi può essere una revisione dei programmi di esercizio e relativi corrispettivi fino ad un limite massimo del 20%, che si aggiungerebbero a quelli messi in atto con conseguenze disastrose per il diritto alla mobilità dei cittadini irpini. Non sfugge che se la Provincia continuasse nella convinzione di non poter effettuare tagli ai padroncini, che caso strano nulla dicono sui tagli, si aprirebbero per l’A.Ir scenari catastrofici.

GIU’ LE MANI DALLA NOSTRA AZIENDA.
I lavoratori dell’A.Ir sono sconcertati, esasperati, preoccupati, arrabbiati e risponderanno con la
dovuta durezza e con tutte le forme di lotta possibili.

Non sfugge che scelte scellerate di tagli indiscriminati penalizzeranno come al solito l’utenza, e lascia
sconcertati il silenzio delle tante associazioni degli utenti, i lavoratori ed in questo caso la stessa azienda che tutti decantano ma che probabilmente deve rientrare nel novero dei “carrozzoni pubblici”.

Più volte abbiamo affermato che se questa azienda è presa ad esempio per gestione e tenuta dei conti è grazie al sacrificio e all’abnegazione che i dipendenti, anche quelli andati in pensione, hanno fatto nel corso degli ultimi decenni.

Non permetteremo a nessuno di mettere in discussione il nostro lavoro, la nostra professionalità, la nostra azienda e nel silenzio di tutti, istituzioni – partiti – associazioni, il generale diritto alla mobilità della popolazione della Provincia di Avellino, che nonostante, i pesanti tagli effettuati negli ultimi anni, ha standard di qualità ed efficienza difficilmente rintracciabili non solo a livello regionale ma anche nazionale. Abbiamo invitato le segreterie provinciali, confederali e di categoria, a proclamare la seconda giornata di sciopero, questa volta di 8 ore, per fermare lo scempio che si sta perpetrando nei nostri riguardi.

Non abbasseremo la guardia, lotteremo per la difesa del nostro lavoro e dell’essenziale servizio che offriamo ai cittadini. LA RSU A.Ir S.p.A. di Cgil e Cisl

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