USB Avellino: i silenzi assordanti sono peggio delle minacce.

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“ I fatti di cronaca accaduti nelle ultime due settimane ad Avellino, due avvisi di garanzia per abuso d’ufficio a carico del Direttore Territoriale del Lavoro, Renato Pingue e di un ispettore della stessa DTL,  oltre otto arresti collegati a cantieri edili presenti nel territorio, hanno dimostrato nei fatti, la fondatezza dell’esposto presentato dalla USB alla Procura della Repubblica e al Ministero del Lavoro” dichiara Mencarelli Daniela dell’Esecutivo Nazionale di Pubblico Impiego USB.

“In questo esposto infatti -continua la sindacalista- la USB ha denunciato in maniera circostanziata la gravissima situazione in cui si trovava a compiere la propria funzione chi, nella DTL , intendeva svolgere il proprio lavoro nel rispetto della legge.

Provvedimenti disciplinari, minacce, intimidazioni e tentativi di screditamento  sono stati i metodi adottati per tentare di mettere a tacere chi “osava”  pretendere il ripristino della legalità, a partire dall’esercizio della propria funzione.

Per tutta risposta il Ministero del Lavoro si è limitato a rimuovere il dirigente della DTL, che continua però a ricoprire l’incarico di Direttore Interregionale del Lavoro del sud d’ Italia. Per il resto il più assoluto silenzio, non rispettando neanche l’impegno di un confronto con USB in relazione ai gravi fatti accaduti negli ultimi mesi. Un silenzio colpevole- denuncia Mencarelli -e tutto questo mentre Pingue si permette di minacciare di morte,  pubblicamente e inequivocabilmente, i delegati USB della DTL di Avellino.

Non ci lasciamo  intimidire né dalle minacce né dai silenzi: in attesa che  la magistratura compia il suo percorso, la USB continuerà con forza e determinazione a pretendere il ripristino della legalità a fianco dei lavoratori.”

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