Violenze sessuali verso le fedeli anche minorenni, imputazione coatta per pastore evangelico di Sant’Andrea di Conza.

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Violenze nei confronti delle fedeli e delle loro figlie si sarebbero consumate per anni nel piccolo centro altirpino di Sant’Andrea di Conza. La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto l’imputazione coatta nei confronti del pastore evangelico C.G. di origine salernitane, dal 1999 al 2016 avrebbe compiuto ripetuti abusi sessuali ai danni di donne ricattate, se non avessero acconsentito avrebbero vissuto nel peccato. Riduzione in schiavitù il reato per il quale era stata richiesta l’archiviazione respinta, che  si va ad aggiungere al reato di violenza sessuale nei confronti dell’85enne denunciato al momento da almeno sei donne appartenenti alla Chiesa Evangelica e costituitesi parte civile nel processo.

Come riportato dal quotidiano Il Mattino, la prima denuncia nel 2016. Una 45enne, vittima per 12 anni delle violenze del mostro, preoccupata per le sorti della figlia minorenne finita nelle attenzioni  morbose  del pastore. La donna si era convertita alla religione evangelica convinta dal marito credente, per anni ha subito le violenze del pastore. In seguito alla denuncia anche  la figlia ha confermato le attenzione di C.G. che l’avrebbe palpeggiata già all’età di tredici anni, ed avrebbe anche raccontato anche degli incontri comuni. Lo spaccato emerso è devastante.

Altre donne hanno avuto il coraggio di denunciare, tre di loro sono state violentate la prima volta a 12 anni, un’altra a 16 anni e per le gravi conseguenze è rimasta sterile. Nelle denunce  raccolte dai Carabinieri si fa riferimento anche ad atteggiamenti da assumere nella vita quotidiana come non guardare la televisione, frequentare solo persone  appartenenti alla comunità, per le donne era obbligatorio indossare  la gonna e non potevano studiare e lavorare.

Gli incontri avvenivano anche in presenza in gruppo, a volte si faceva addirittura la fila per entrare in casa del pastore. In una circostanza G.C. avrebbe preteso che una bimba di tre anni sfilasse in mutandine su un tavolo davanti a lui ed altre donne. Dai racconti è emerso che erano le stesse  donne  vittime  di violenze ad offrire al mostro le proprie  figlie pur di non cadere nel peccato ed evitare disgrazie in famiglia.

In una denuncia l’85enne, coadiuvato dai familiari che potevano essere a consocenza di quanto accadeva a Sant’Andrea di Conza, avrebbe chiesto anche denaro alle fedeli.

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