Irregilarità nei cantieri, la CGIL Avellino: servono più controlli.

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«Più controlli per contrastare il lavoro nero in edilizia». È questo il monito del segretario
Fillea Cgil per Avellino e Benevento, Antonio Di Capua, intervenuto questo pomeriggio presso il Carcere borbonico di Avellino al convegno «Nuovi adempimenti per il contrasto al lavoro irregolare nel settore edile».

Promosso dagli Ordini professionali territoriali degli Ingegneri, Architetti e Geometri in
collaborazione con il Centro per la Formazione e la sicurezza in edilizia (Cfs) e la Casse edile della provincia di Avellino, l’incontro è stato l’occasione per illustrare le importanti novità introdotte dalla  Legge regionale 6/2016. L’Ente di Palazzo Santa Lucia mette, infatti, in campo una serie di attività per la gestione dei lavori privati in edilizia con l’obiettivo di contrastare il ricorso al lavoro nero e migliorare i livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro.

«Lavoro sommerso in edilizia, i rischi, analisi dei dati e proposte per l’edilizia» è il titolo della
relazione che il segretario dei lavoratori edili Cgil ha proposta alla platea. «In Irpinia – sottolinea Di Capua – negli ultimi due anni il settore delle costruzioni è quello dove sono state effettuate il maggior numero di ispezioni e dove sono state riscontrate maggiori pratiche irregolari e di lavoro nero. Inoltre, sempre nel nostro settore gli ispettori hanno accertato il maggior numero di violazioni alla disciplina che tutela la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel 2016, su 475 controlli effettuati sono state 309 le pratiche irregolari: una percentuale spaventosa, che supera il 65 per cento. Di queste, 74 riguardano il lavoro nero. E non può confortarci il fatto che i dati siano in leggera flessione rispetto all’anno scorso quando su 588 controlli erano state rilevate ben 413 pratiche irregolari, pari al 70 per cento. Di queste, 147 per lavoro nero, il 50 per cento in più rispetto al 2016».

Muovendo dai dati, Di Capua esorta: «Dobbiamo impegnarci, tutti insieme,
affinché a tutti i lavoratori siano riconosciuti pieni diritti». E sul futuro del comparto, il segretario Fillea Cgil auspica: «È necessario che le amministrazioni locali redigano progetti validi per sfruttare a pieno i finanziamenti che la Regione elargisce per conto dell’Europa, altrimenti ogni sforzo sarà vano. Investimenti devono essere fatti per l’adeguamento sismico degli edifici pubblici e privati. Così rilanceremo il comparto, nel segno del rispetto delle regole e della trasparenza».

Il convegno è stato aperto dai saluti di Fulvio Fraternali, presidente dell’Ordine degli Architetti
della provincia di Avellino, Antonio Fasulo, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Avellino, Gennaro Prevete, presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Avellino, Edoardo De Vito, presidente del CFS Edilizia della provincia di Avellino, e Giuseppe Scognamillo, presidente dell’Ance di Avellino. Dopo Di Capua, sono intervenuti Giovanni Solimene, direttore del Cfs della provincia di Avellino, Emilio Melito, direttore della Cassa edile della provincia di Avellino, e Roberta Santaniello, dirigente Udcp presso l’ufficio di Gabinetto della regione Campania settore Lavori pubblici.

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