La città dai monumenti discutibili, nessuno chiama gli architetti.

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Spuntano di tanto in tanto in alcuni angoli della Città, più o meno centrali, opere e monumenti che dovrebbero far parte di un arredo urbano probabilmente installati per attrarre turisti e regalare un tocco di arte ai cittadini. L’obiettivo non sembra essere centrato e di questo, ne è convinto l’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, che si ritrovano spettatori di quelli che dovrebbero essere compiti della professione.

Siamo spettatori inermi – dice Erminio Petecca Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellinoè demoralizzante vedere comparire a tratti, opere di cui si sa ben poco e che non sembrano trovare una logicità verso un progetto comune fatto di arte, decoro e turismo per la Città. Questo accade perché le Istituzioni non si confrontano con chi di decoro urbano e arredo lo fa di professione. La fretta e l’improvvisazione portano a compiere scelte ed azioni sbagliate che non fanno il bene di Avellino, ma solo danni. Ci vorrebbe prima la consapevolezza che ognuno debba fare il proprio mestiere e poi che la voglia di protagonismo non porti al confronto con gli interessati. Il risultato? Iniziative di arredo urbano non condivise dagli avellinesi, cantieri mai completati e monumenti discutibili, il tutto con un danno di immagine ed economico per la Città”.

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