Riaprono i cancelli alla ex OCM di Nusco, ora Cms.

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Insegne scoperte e battenti che riaprono. È partito definitivamente il nuovo corso alla ex Ocm di Nusco, fabbrica dell’area industriale che dopo tre anni di chiusura ora vede campeggiare il marchio Cms.

L’azienda salernitana, già presente in Alta Irpinia nell’area industriale Asi di Morra De Sanctis, ha acquisito i capannoni che un tempo erano stati della Ocevi sud e successivamente era passati al piemontese Fabrizio Cellino, della Ocm.

Nusco entra a far parte di una realtà da 85 milioni di euro di fatturato annuo, circa 450 dipendenti e clienti come Maserati, Bmw, Fca, Hitachi, New Holland.

Si conclude così positivamente una vicenda complessa. Era la primavera 2016 quando i 98 dipendenti si videro recapitare la lettera di messa in mobilità. Iniziò un periodo di lotta sindacale davanti ai cancelli, nelle tende, e poi ai tavoli istituzionali. Dell’interessamento del gruppo salernitano all’acquisizione dello stabilimento si era parlato già a cavallo tra il 2017 e il 2018. Il sospetto, rivelatosi poi infondato, che lì fossero stati interrati dei rifiuti, bloccò la trattativa.

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