Adiconsum CISL denuncia: in Valle Caudina a rischio diritto alla salute.

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“L’Adiconsum CISL (Associazione dei consumatori) Irpinia- Sannio, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, sia dagli amministratori locali che dai cittadini dei comuni di Cervinara, Rotondi; S.Martino Valle Caudina e Roccabascerana, lancia l’allarme per la mancanza di assistenza e cure appropriate. E’ in gioco la salute e la dignità della persona, paziente, ricordando che tra i numerosi diritti previsti dalla Costituzione Italiana vi è quello alla salute”. Lo si legge in una lettera a firma Aurelio Spiniello, responsabile Adiconsum del sindacato inviata alla manager dell’Asl Maria Morgante.

L’Adiconsum, difensore dei diritti del cittadino, non ci sta e denuncia le difficoltà registrate sul territorio,siamo basiti e bizzosi, ma disponibili a dialogare, perché i cittadini non possono essere la vittima sacrificale di un conflitto tra le parti anche se legittimo. L’assistenza sanitaria in Italia fa capo a due figure importantissime, il medico di base o di famiglia e il pediatra.

Ogni cittadino, iscritto al servizio sanitario nazionale, ha diritto ad un medico di medicina generale, comunemente chiamato medico di base, medico di famiglia, medico curante. E’ il professionista che conosce bene lo stato di salute del suo paziente e lo guida in tutto il percorso terapeutico, garantendo, una prima forma di assistenza.

Vi è un problema molto grande che la nostra Sanità deve affrontare ed è la cronicità. In considerazione del massiccio pensionamento di medici di medicina generale, e del ridimensionamento d’organico, si assiste ad una carenza di medici di medicina di base,u n problema, che non ammette deroghe e l’Azienda Sanitaria, forse ha consolidato di mettere qualche pezza al sistema, bisogna uscire dalla palude.

Nonostante ciò si è costretti a prendere atto di inadeguatezze, che hanno ad oggetto la tutela della salute, a rimetterci, però sono sempre i pazienti essendo l’anello debole della catena.

Bisogna prendere atto, purtroppo, che la figura del medico di famiglia è in calo, infatti, si presume,che entro l’anno 2023, circa 22.000 andranno in pensione e con il tortuoso sistema attuale di graduatorie e corsi,si farà fatica a rimpiazzarli.

Siamo il Paese dell’Unione Europea con il più alto numero di medici con più di 55 anni di età , e secondo i dati dell’EUROSTAT,  siamo il Paese Europeo che ha un numero inferiore di medici rispetto all’Irlanda e la Germania. E’ inutile erogare un servizio pagato profumatamente, se poi la gente, i pazienti, i cittadini,non riescono ad usufruirne.

Le malattie non si programmano, il servizio, purtroppo, anzichè migliorare peggiora, rendendone difficile la fruizione per i pazienti. Difronte ad un diritto acclarato dalla Costituzione Italiana, perdonate la franchezza,ma non ci sono scuse.

La carenza di figure mediche di medicina generale è un problema, che non ammette deroghe, occorre, da subito,definire convenzionalmente gli assetti organizzativi e strutturali della medicina generale. Crea sgomento, rabbia e preoccupazione, vedere come il problema della carenza in medicina generale sia stato sempre rimandato dalla classe politica, la risposta della politica di tutti gli schieramenti politici non è nell’ interesse della popolazione.

La presente è per addivenire ad una soluzione nell’interesse dei cittadini dei comuni interessati,dando una risposta certa per non costringere l’associazione ADICONSUM a mobilitare cittadini ed amministratori ad un sin tin davanti all’Azienda Sanitaria”.

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