Scuola, anche ad Avellino protesta dei docenti: senza cattedra per non aver aderito al piano straordinario di immissione.

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Scuola: protesta domani in 7 piazze da Nord a Sud“Siamo docenti di ogni ordine e grado abilitati all’insegnamento, presenti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia di Avellino (Gae). Vogliamo rendere nota la nostra condizione di precari dimenticati dal Ministero solo per non aver aderito al piano straordinario di immissione in ruolo dello scorso anno scolastico, piano che prevedeva l’assunzione dei precari, che ne avessero fatto richiesta a livello nazionale.

Infatti, bisognava inserire nella domanda tutte le province in ordine di preferenza, ma dal momento che al Sud c’erano pochissimi posti disponibili era dato per certo il nostro trasferimento verso il Nord. Molti di noi hanno scelto di non sottostare a quello che aveva tutti i connotati di un ricatto, eludendo in ogni caso la soluzione del problema dei precari, che poteva essere più linearmente risolto immettendo in ruolo dalle graduatorie ad esaurimento secondo le richieste dei posti in ordine alla distribuzione provinciale. A differenza nostra, diversi colleghi, pur consapevoli di dover fare la valigia, hanno scelto di inoltrare la domanda, sapendo quindi che una volte assunti non avrebbero potuto richiedere il trasferimento prima di tre anni. Ripetiamo consapevoli.

Nella primavera di quest’anno, prevedendo un mal contento generale dei nuovi assunti, è stato emesso un Emendamento ad hoc: l’Emendamento Puglisi, con cui veniva stravolta la legge precedente e, come nelle migliori storie all’italiana, cambiava lo scenario. I tre anni di attesa per la domanda di trasferimento sono stati eliminati ed è diventato possibile ottenere la prima assegnazione provvisoria per un anno. Come si può facilmente immaginare, è cominciata la corsa a chi poteva guadagnare la vicinanza a casa grazie a un parente malato che potesse assicurare dunque ai nuovi assunti un’assegnazione provvisoria per assistenza secondo la Legge 104/92.

Tra le innumerevoli assegnazioni e gli altrettanti trasferimenti non solo si sono svuotate le cattedre al Nord, ma perfino i pochi posti che tutti gli anni ci permettevano di lavorare con incarichi annuali nella nostra provincia sono stati occupati. Noi, precari della scuola da sempre, che abbiamo ogni anno assicurato il regolare svolgimento delle lezioni, aspettando di anno in anno che arrivasse il fatidico momento dell’immissione in ruolo, siamo rimaste a mani vuote. Nemmeno le briciole! A tutt’oggi le assegnazioni provvisorie non sono ancora finite e addirittura pare che a causa di qualche malattia virale tutti i colleghi che avrebbero dovuto raggiungere il Nord del paese per lavorare sono costretti a casa in malattia.

Dunque, ci e vi chiediamo: visto che i sindacati sembrano avere a cuore esclusivamente il trasferimento dei nuovi assunti, chi si preoccuperà di far sentire la nostre voce, noi che siamo rimasti senza lavoro pur avendone diritto, regolamenti presenti nelle graduatorie di merito, avendo vinto regolare concorso statale che ci ha abilitato. Prima di ogni contorsione del legislatore, la graduatoria ‘permanente’, oggi ad esaurimento, era nata proprio per essere immessi direttamente in ruolo.

Non ci può certo essere imputata questa situazione: è un nostro diritto essere assunti, tanto più che abbiamo maturato, per nostro merito e tra innumerevoli difficoltà, anni di esperienza sul campo. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si è servito di noi in tutti questi anni, assumendoci a settembre e licenziandoci sistematicamente a giugno. Se il fabbisogno era maggiore al Nord, perché sono stati concessi i trasferimenti e le assegnazioni in maniera indiscriminata, che hanno avuto il solo effetto di lasciare vuote le cattedre? Questa non ci sembra possa essere definita in alcun modo “Buona Scuola“, checché Renzi ne dica. Ci auguriamo che l’emendamento Puglisi abbia validità, in quanto straordinario, solo per il presente anno scolastico, rimediando in qualche modo ai non pochi danni che ha già causato.

In vista dell’incontro del 4 ottobre che i sindacati terranno con il ministro Stefania Giannini, giovedì 29 Settembre alle 17:30 una nostra delegazione si mobiliterà, andando presso le sedi dei sindacati per chiedere la massima attenzione su questo tema”.

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