Tentata estorsione, Carabinieri arrestano 4 persone.

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Nella mattinata odierna, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica
di Benevento, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento
hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del
Tribunale di Benevento, nei confronti di quattro soggetti, per il delitto di tentata estorsione
aggravata in concorso.

Le attività d”indagine, awiate nel mese di agosto 2017, traggono origine da un attento
monitoraggio del tenitorio e dall’azione investigativa dei Carabinieri di Benevento posta in
essere a seguito ad una serie di incendi verificatisi a partire dal mese di agosto 2017, nei
cantieri di Casalbore e Paduli, ai danni di trattori, escavatori e automezzi appartenenti alla
ditta Tre Colli Oil & gas s.p.a con sede a Fidenza (Pr), che sta eseguendo, avvalendosi della
collaborazione di alcune ditte locali in subappalto-anche queste vittime di danneggiamenti-
lavori strategici di varianti al metanodotto Snam già presente sulla tratta Biccari (FG)-
Napoli.

I fatti oggetto dell’indagine costituiscono espressione delle difficoltà quotidiane con le quali
devono rapportarsi gli operatori economici nel territorio, anche nei piccoli comuni ove
vengono realizzati grandi opere.

Invero proprio gli episodi verificatisi nei territori di Paduli e Casalbore, già dall”agosto
2017, dimostrano che le condotte estorsive vengono attuate senza alcuna remora per il
potenziale danno cagionato allo sviluppo economico dei territori.

Proprio nel corso delle investigazioni, svolte con ausilio delle attività tecniche e grazie
anche alla collaborazione delle parti offese, si accertava che gli incendi venivano posti in
essere come avvertimenti ed intimidazioni utili a perseguire lo scopo, poi effettivamente
disvelato dagli indagati a seguito di specifiche richieste, di ottenere un ingiusto profitto
correlato ad una richiesta di prestazione di “protezione”, mai richiesta dalla vittima.

In particolare, venivano raccolti decisivi elementi di prova a carico degli anestati, che in un
incontro “finale” con un responsabile della ditta Tre Colli spa pretendevano il pagamento
del “pizzo”, quantificato in 40.000,00 euro, per porre fine ad ulteriori episodi di
danneggiamento ed incendi a mezzi e attrezzature.

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