Fai Antiracket anche ad Avellino.

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Presentata in Prefettura la sezione avellinese dell’associazione Fai Antiracket.

“I segnali che arrivano dall’Irpinia ci dicono che c’è tanto da fare per far emergere i reati di usura, oggi le vittime hanno uno strumento in più: l’associazione Fai Antiracket”, ha esordito il presidente Angelo Gerardo Napolitano.

La sezione avellinese dell’Associazione Fai Antiracket Avellino è intitolata alla moglie di Libero Grassi, Pina Maisano, che finchè ha vissuto ha girato l’Italia per testimoniare l’eroico sacrificio di suo marito.

Presenti anche il presidente onorario di Fai Antiracket Tano Grasso ed il Prefetto Cuttaia, appena nominato commissario straordinario del Governo per il coordinamento di iniziative antiracket. “I reati di estorsione ed usura sono difficilissimi da scoprire se non c’è collaborazione, ma al tempo stesso, se c’è questa, sono quelli enormemente più facili da perseguire. Il silenzio è dovuto a paura e preoccupazione, per questo ritengo che le vittime vadano aiutate. La legislazione lo consente e non solo dal punto di vista della protezione e della tutela che danno le forze dell’ordine. E’ fondamentale l’aiuto concreto del fondo di solidarietà che supporta finanziariamente le vittime. La denuncia viene resa conveniente anche da un punto di vista economico: in questo modo la vittima, oltre a ribellarsi per avere una soddisfazione di giustizia nei confronti del parassita che viola la sua libertà economica, ha anche l’interesse di ottenere sin da subito soddisfazione economica da parte dello Stato. Eroghiamo mutui e contributi a fondo perduto, sul cui utilizzo poi facciamo chiaramente le nostre verifiche, per consentire alle vittime di rientrare nel mercato e affrancarsi definitivamente dagli usurai.”

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