36 anni fa il terremoto che devastò l’Irpinia.

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Trentasei anni dopo il terremoto che il 23 novembre del 1980 colpì Irpinia e Basilicata, la parola fine alla ricostruzione non è stata ancora scritta.

La Regione Campania ha insediato un comitato composto da esperti e sindaci del “cratere” del terremoto che ha ottenuto lo sblocco del 50% delle risorse che mancano alla ricostruzione.

Rosanna Repole, oggi come 36 anni fa sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, non fa a meno di sottolineare “che queste risorse arrivano in un momento inopportuno, quando lutti e distruzione hanno colpito duramente le popolazioni del Centro Italia: una coincidenza che avremmo voluto evitare in assenza di ritardi, politici e burocratici”.

Una storia lunga quella del sisma di magnitudo 6.9 della scala Richter che alle 19:34 del 23 novembre 1980, per novanta secondi, colpì soprattutto una vasta area compresa tra l’Alta Irpinia e la Basilicata: 2.914 le vittime, quasi 9 mila i feriti, 18 comuni rasi al suolo, 99 devastati, 300 mila rimasero senza casa.

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