Confesercenti, Vincenzo Schiavo presidente Interprovinciale Napoli, Avellino e Benevento.

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Vincenzo Schiavo è il presidente della Confesercenti Interprovinciale Napoli, Avellino e Benevento (Confesercenti P.I.S. – Partenope, Irpinia, Sannio). L’elezione è avvenuta oggi nel corso dell’assemblea tenutasi presso il “parlamentino” di Piazza Santa Maria La Nova  a Napoli. Presenti gli Assessori al comune di Napoli Enrico Panini e Alessandra Clemente, il Comandante dei Vigili Urbani Ciro Esposito, il presidente Federconsumatori Rosario Stornaiuolo, i vice-presidenti interprovinciali, da Avellino e da Benevento, Giuseppe Marinelli e Gianluca Alviggi, il Direttore di Confesercenti Campania Pasquale Giglio, il Coordinatore di Napoli Pasquale Limatola e tutti le sigle associative.
Il presidente di Confesercenti Schiavo ha innanzitutto ringraziato tutti i presenti: «Rivolgo a nome di tutta l’Associazione che ho il privilegio di presiedere, un affettuoso ringraziamento a tutte le autorità e a coloro che rappresentano la Confersercenti Interprovinciale, formata da oltre 3500 imprese con oltre  11.000 occupati. 73 Categorie, nel Turismo, Commercio e Servizi, con un ufficio Credito, che ha il primato in Italia: 1.116 finanziamenti l’anno, con oltre 168 ml di erogato alle imprese in Campania. Un caro Saluto va alle colleghe e colleghi di Avellino e Benevento che da oggi, e per il futuro, prenderemo parte assieme, alla crescita della nostra Confederazione, al sostegno delle imprese che rappresentiamo. Nello specifico, ringrazio i colleghi Presidenti Gianluca Alviggi di Benevento e Giuseppe Marinelli di Avellino, con i corrispettivi Direttori, Raffaele Cusano e Vladimiro Marsico, per il lavoro che hanno svolto fino ad oggi e per l’impegno e l’abnegazione che attueremo per il futuro del nostro territorio». Con la presidenza interprovinciale, dettata anche dall’indirizzo della Confesercenti Nazionale, si vuole combattere la crisi, mai assestata ed in continua crescita, accorpando opportunità e forze per tutelare sempre di più e meglio le imprese delle tre provincie. Il neo presidente interprovinciale spiega: «Siamo chiamati a fare delle scelte di Identitàdi Etica, scegliere da che parte stare… rispetto a quelli che ad ogni costo vogliono occupare poltrone, le cosiddette ” stanze del Potere”… noi abbiamo sempre scelto di stare  scomodi,  pur di dover difendere la nostra dignità, le nostre idee, il nostro lavoro, le nostre imprese.  Noi siamo rappresentativi di un sistema associativo non virtualema reale! Siamo quelli che accompagnano le nostre imprese in banca, per favorire il credito, con oltre 127 accordi bancari. Siamo quelli che hanno oltre 15 convenzioni con istituti nazionali con cui i nostri soci risparmiano il 50% sulla Siae, 30% sulle assicurazioni, il 50% sui tassi bancari, il 30% sull’ energia. Siamo quelli che hanno sostenuto la Ztl sul Lungomare di Napoli, oggi diventato un gioiello che il mondo del Commercio ci invidia. Siamo quelli che hanno portato il mercato Europeo a Napoli, candidato la pizza al Patrimonio Unesco e molto altro. Il nostro mantra è la centralità assoluta delle imprese, alle quali assicuriamo sostegno anche contro racket, usura e criminalità con il nostro sportello SOS Impresa. Dobbiamo alzare il livello di attenzione, dobbiamo mettere, al centro, l’interesse delle nostre imprese, fare arrivare, sui tavoli della nostra politica e delle istituzioni, i nostri progetti, come lo hanno fatto le nostre categorie di Federnoleggio, Fenagi e Assotabaccai. Tantissime altre proposte sono già in stato avanzato e altre sono in cantiere. Non dimentichiamo che la pressione fiscale che attanaglia le nostre imprese è del 53%, 10 punti più della media nazionale. Inoltre si sono spente nell’ultimo anno  18.062 imprese nelle tre province (14.413 a Napoli, 2.060 ad Avellino e 1589 a Benevento) anche se tra aperture e chiusure c’è un delta di +6303 aziende. Infine il boom di turisti: a fronte dei numeri record per Napoli dobbiamo portare queste ricchezze anche alle altre due province, penalizzate da un trasporto latente. E, infine, dobbiamo sempre collaborare con le forze dell’ordine per combattere vari fenomeni di illegalità, e per questo le ringraziamo per il loro supporto».
Apprezzato anche l’intervento dell’Assessore alle attività produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini, che ha anche portato il saluto del sindaco Luigi De Magistris: «Vincenzo Schiavo è un imprenditore serio e di grande qualità, la sua elezione è una mossa vincente, è l’uomo giusto in grado di affrontare le difficoltà e fare squadra, di avere un’idea che ragiona e si coniuga con il futuro. Da rappresentante delle Istituzioni è una scelta ben fatta». Poi riferendosi all’assemblea formata dagli associati: «Qui oggi si fa un pezzo di storia. Siete degli apripista perché mettendosi a lavorare insieme tre provincie siamo all’inizio di una rivoluzione culturale che presto, sono sicuro, verrà imitata anche in altre parti d’Italia. Un progetto che unisce e distribuisce risorse e progettualità. Confesercenti Napoli, Avellino e Benevento diventa un laboratorio di idee e progetti che si mescolano seconde scelte di carattere strategico. Il tema della rappresentanza è di strettissima attualità nella nostra città. Fornire idee e strumenti agli imprenditori che si impegnano sul territorio tutti i giorni sapendo che il servizio pubblico è a servizio di chi lavora, è un qualcosa che Confesercenti, e in particolare Vincenzo Schiavo, è riuscito a realizzare in questi anni. Abbiamo fatto pezzi di strada insieme; ci siamo confrontati e costruito progetti insieme. I dati del turismo nella nostra regione sono impressionanti. A conferma che tra Napoli, Avellino e Benevento abbiamo dei tesori straordinari. Voi siete il sale della terra e a noi interessa che questa terra abbia sapore. Infine, scegliendo Vincenzo Schiavo, avete scelto di onorare la vostra nascente struttura». 
Di rimando l’Assessore ai giovani del comune di Napoli Alessandra Clemente«Siamo ogni giorno al fianco di persone come Vincenzo Schiavo che ci aiutano a rendere questo territorio migliore. Grazie al loro lavoro, a quelli che ci mettono la faccia, possiamo diventare più competitivi.  Il nostro dovere istituzionale è abbattere la burocrazia e assicurare servizi e tutelare il talento, le intelligenze  e le capacità dei giovani di questo territorio». 

 

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