Torna a Nusco la Notte dei Falò in onore di Sant'Antonio Abate, dal 15 al 17 gennaio.

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500Torna a Nusco, in provincia di Avellino, il tradizionale appuntamento con la notte dei falò in onore di Sant’Antonio Abate.

Quest’anno la festa si amplia, e rispetto alla scorsa edizione, durerà un giorno in più dal 15 al 17 Gennaio prossimi. In attesa di conoscere il programma ufficiale con gli stand e gli eventi in programma, vi proponiamo un breve viaggio storico nella festa, nella tradizione che la rinnova e nei motivi fondanti.

Qualcuno la collega al patrono Sant’Antonio Abate protettore degli animali e della comunità contadina di Nusco, piccolo borgo in provincia di Avellino. Altri invece ne danno un’interpretazione profana legata alla tradizione medievale del fuoco purificatore di anime, coscienze e corpi. Una delle leggende lega i falò di Nusco alla peste scoppiata nel 1656 in Irpinia ed in tutto il Mezzogiorno e che solo nel piccolo comune avellinese produsse 1200 vittime. L’accensione dei falò, in quell’occasione servi primariamente per debellare l’epidemia ed evitare il propagarsi dell’infezione ma anche per chiedere, in extremis, l’aiuto sacro di Sant’Antonio Abate….resta il mistero.

Sta di fatto che la notte del 17 gennaio è una notte di mistero e magia, di suggestione e spettacolo, specialmente a Nusco dove il falò di Sant’Antuonu è un miscuglio di fede e tradizione che da secoli richiama migliaia di persone da tutta la Campania, per una festa di paese che negli anni è divenuta una tappa obbligata nel panorama culturale prima ed enogastronomico poi.

Sant’Antonio Abate è stato da sempre raffigurato con accanto un porcellino e spesso anche con piccoli fuochi ai piedi o sullo sfondo. Proprio il fuoco , nei secoli, ha alimentato le leggende sul questa figura Sacra, il miracoloso fuoco guaritore di Sant’Antonio ha aperto la tradizione dei falò, non solo a Nusco ma in tutti i paesi e borghi dove la tradizione sacra legata al Santo è molto forte.

L’accensione dei falò, nelle gelide notti dell’Irpinia più remota, al confine estremo della Campania, rendono ancora più magico e ricca di fascino questa tradizione secolare. I sagrati illuminati dai fuochi, le pizze imbrunite dalle scintille scoppiettanti, il vino che scorre a fiumi ed i sapori di terra irpina fanno dimenticare d’un tratto gli stenti e le carestie, le moderni pesti che affliggano corpo ed anima.

Questo il programma dettagliato

Venerdi 15 Gennaio
Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Laboratorio di ceramica raku rivolto ai ragazzi dell’istituti “Kennedy”
Dalle ore 16.00 alle ore 22.00 Laboratorio di ceramica raku rivolto gli ospiti della manifestazione
Dalle ore 17.00 Partenza dei gruppi itineranti, mascherati e musicali
Ore 18.30 Concerto musicale di apertura della manifestazione a cura degli allievi dell’istituto “Kennedy”
Ore 19.30 Apertura degli stand enogastronomici ed artigianali

Sabato 16 Gennaio
Ore 11.00 visite guidate
Dalle ore 16.00 Partenza dei gruppi itineranti, mascherati e musicali
Ore 17.00 Accensione dei Falò
Ore 17.30 Apertura degli stand enogastronomici ed artigianali
Ore 21.00 Concerto dei gruppo folk

Domenica 17 Gennaio
Ore 10.00 Visite guidate al centro storico
Dalle ore 11,00 Partenza dei gruppi itineranti, mascherati e musicali
Dalle ore 12,00 Apertura degli stand enogastronomici ed artigianali
Ai due info point presenti nel borgo sarà possibile prenotare le visite guidate ed i percorsi per accedere ai falò.

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