Giovanni Falzone in concerto venerdì 5 all’ex Carcere Borbonico per Gesualdo in Jazz.
“Gesualdo 4.0” nasce con il desiderio di sperimentare attorno alle musiche di un grande innovatore e grande precursore della modernità. La mia attrazione per i musicisti che posseggono queste caratteristiche è sempre stata fortissima e soprattutto grande fonte di ispirazione nel pensare e concepire i miei progetti, non tanto per imitarne i passi ma al contrario, per spingere la mia curiosità “oltre la regola”. Il genio musicale di Gesulado Da Venosa e i suoi imprevedibili risvolti cromatici, hanno fatto sì che la scelta di rileggere la “musica antica” attraverso la strumentazione elettronica cadesse su di lui soprattutto dopo aver letto l’antologia musicale a cura di Dinko Fabris che ho trovato di un approfondimento superlativo.
L’obbiettivo principale di questo progetto è quello di ripercorrere, attraverso la strumentazione elettronica affiancata alla tromba, al genis, alla voce e agli oggetti, un viaggio in “Solitaria” all’interno di quattro madrigali scelti per l’occasione: Frenò, Tirsi Il Desio (Madrigale Libro I – Ferrara 1594); Ahi, Disperata Vita (Madrigale Libro III – Ferrara 1595); Itene, O Miei Sospiri (Madrigale Libro V – Gesualdo 1611); Moro, Lasso, Al Mio Duolo (Madrigale Libro VI – Gesualdo 1611).