Alla IIA di Flumeri esce il primo bus prodotto.

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Il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio in visita allo stabilimento Menarini bus di Flumeri (Avellino) per la presentazione del primo autobus elettrico interamente italiano che contribuirà alla completa decarbonizzazione nel settore del trasporto pubblico locale, 22 novembre 2021. ANSA/ CIRO FUSCO
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Il primo bus uscito dallo stabilimento di Flumeri (Avellino) è verde (un omaggio alla green economy) e misura 12 metri, essendo stato pensato per le grandi città: si chiama Citymood 12e, ed è il primo autobus elettrico interamente progettato e prodotto in Italia da Industria Italiana Autobus quello svelato oggi al pubblico in anteprima.

Citymood avrà presto dei fratellini dalle misure più contenute, lunghi 8 e 9 metri, per coprire anche il fabbisogno delle città di medie dimensioni.

La sfida dichiarata è essere competitivi sui mercati globali con un prodotto tutto made in Italy in grado di intercettare le risorse del Pnrr.

Ma qui a Flumeri, Valle Ufita, a cavallo tra le province di Avellino e Benevento e con la Puglia all’orizzonte, Citymood non rappresenta solo il capofila di una gamma di prodotto sempre più orientata alla realizzazione di mezzi a emissioni zero, ma anche l’epilogo di una storia a lieto fine con il riscatto di un insediamento produttivo pubblico (ex Irisbus) che ce l’ha fatta dopo anni di risanamento. Dove si coniuga tradizione (con i mezzi a gasolio che rappresentano ancora un asset importante della fabbrica ora gestita da Industria Italiana Autobus) e nuove tecnologie. E che guarda al futuro, mettendo in cantiere la sfida dei bus a idrogeno.

“Quando sono venuto l’ultima volta qui – ha osservato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il primo a salire sul nuovo bus per un giro di prova – pioveva dentro. Oggi trovo una fabbrica che è una eccellenza del made in Italy e che ha cambiato volto nel giro di un anno nonostante la pandemia.

Questo prodotto non deve guardare solo al mercato italiano ma a tutto il mondo. Ora – l’impegno del ministro – servono più commesse, ma il polo dell’autobus italiano con questo nuovo bus ha dimostrato che non ha nulla da invidiare agli altri competitor mondiali”. (ANSA).

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