Avellino, Taccone cede l’80% delle quote alla famiglia Gravina (Italpol Vigilanza) ma non esce di scena.
L’U.S. Avellino si appresta a passare nelle mani dell’Italpol Vigilanza S.r.l., pronta ad acquistare l’ottanta per cento delle quote del pacchetto societario del club biancoverde: firmato un compromesso di cessione.
A confermarlo, al microfono di 696 TV Otto Channel, il presidente Walter Taccone: “Non c’è ancora nulla di concluso, ma abbiamo degli accordi molto seri e ponderati da ambo le parti, mia e di questa società che vorrebbe rilevare la maggioranza delle quote dell’Avellino. Abbiamo intavolato un discorso costruttivo e spero che possa concretizzarsi in tempi rapidi e ragionevoli. Sì, c’è un accordo scritto, stilato per mettere su carta una serie di situazioni da concretizzare con un atto notarile nel momento in cui le quote della società dovessero transitare dalla Futura Diagnostica, che ne è proprietaria, a questa nuova società. Ci sono degli accordi, intenti da ambo le parti in base alle documentazioni che noi abbiamo passato a loro. Devono solo venire a verificare in sede e concludere la trattativa.”
Taccone non uscirà di scena, come voleva che fosse: “Non sarò l’amministratore unico, chi ha la maggioranza deve decidere le sorti economico-finanziarie dell’azienda. Resto come presidente onorario dell’U.S. Avellino 1912 S.r.l, con degli incarichi previsti dall’organizzazione della FIGC; una carica ufficiale all’interno della quale sono definite le responsabilità e le direttive che posso impartire. Ho chiesto ed ottenuto di essere presidente della squadra, non della società. Loro metteranno un amministratore delegato, un consiglio di amministrazione, ma credo che ai tifosi interessi poco. L’importante è che si sappia che questo gruppo, se entra, è un gruppo solido e importante, che può rilanciare l’Avellino e può portarlo sicuramente a mete alle quali io non potevo arrivare da solo. Appena sono venute delle persone che io ritengo meritevoli di attenzioni, che hanno possibilità economiche importanti per poter valorizzare l’Avellino, come società e come squadra, ho fatto un passo indietro. Esco a testa alta perché non prendo un euro da questa cessione: l’importante è che i nuovi soci metteranno i soldi nell’Avellino per rilanciarlo.”
Benvenuta, dunque, alla famiglia Gravina: “L’Italpol Vigilanza è un gruppo importante, che fattura oltre cento milioni di euro all’anno ed è presente in diverse regioni italiane tra cui Lazio, Lombardia e Campania. È una società seria, importante, che ha voglia di investire nell’Avellino. Sono riuscito a ottenere da loro un impegno importante per cui, da adesso fino a giugno, non pagheranno me ma metteranno almeno due milioni e mezzo di euro nell’Avellino garantendo liquidità, benefici e serenità per il futuro.”
Un intermediario ha cercato di veicolare la cessione della maggioranza dell’U.S. Avellino al gruppo Sidigas: “Il nome di Gianandrea De Cesare sarebbe stato il numero uno in assoluto, senza voler togliere nulla al gruppo che sta entrando. L’ho sempre detto: ho sempre fatto una corte spietata a Gianandrea, con il quale ho bellissimi rapporti sotto il profilo professionale, di stima reciproca. Sarebbe stato davvero il partner ideale dell’Avellino. Però, evidentemente, mettersi sulle spalle anche questo faldone, oltre quello del basket, che lo coinvolge in maniera pesante e significativa, non lo so se Gianandrea avrebbe avuto la volontà di farlo. Io, per la verità, non ho sentito Gianandrea per questa situazione specifica, per l’acquisto delle quote, perché pensavo che dovesse essere più un problema suo, se lui avesse voluto fare un discorso di questo tipo. Ovviamente mi avrebbe trovato disponibile e aperto a qualunque tipo di soluzione con lui.”
Capitolo calcio giocato. Avellino in difficoltà e sconfitto a Venezia, con Novellino finito di nuovo sul banco degli imputati: “Se cominciamo a darci le colpe reciproche non andiamo da nessuna parte. Certo, la partita non mi è piaciuta, soprattutto il primo tempo quando ci siamo dimostrati mentalmente scarichi, come se la partita fosse facile. Un atteggiamento che non aveva ragione di esistere, ma si è verificato. Ho visto qualche giocatore fuori ruolo. Il secondo tempo Novellino ha corretto la formazione anche grazie all’ingresso di Gavazzi, che ha cambiato la squadra così come D’Angelo. A pareggio acquisito se fosse entrato il tiro di Asencio staremmo parlando di un’altra gara. Pregherò però l’allenatore di non essere troppo opprimente con i giocatori: dobbiamo essere uniti e compatti. Ognuno deve fare la sua parte. Avevamo iniziato il girone di ritorno in maniera magnifica, stiamo perdendo punti per strada, speriamo di riprenderci per guadagnarci una posizione di classifica più consona al nostro potenziale.”
I tifosi si interrogano sulle condizioni di Cabezas: “Cabezas accusa dei dolori quando fa uno sforzo eccessivo, sia quando corre, sia quando colpisce la palla. Eravamo convinti fosse un problema relativo a una cicatrizzazione muscolare, in realtà il ragazzo ha chiesto e ottenuto la possibilità di andare a Zingonia: il suo procuratore, Tanganelli, mi ha mandato un messaggio in cui mi ha detto che al ragazzo è stata riscontrata una fibrosi sulla cicatrice. Insomma, una situazione passeggera e temporanea, che può essere curata e limitata. Il ragazzo sta facendo la cura per la fibrosi, ha iniziato tra sabato sera e domenica mattina la terapia. I medici dell’Atalanta hanno confermato che tra oggi e domani sarà ad Avellino, pronto per allenarsi e sabato, almeno me lo auguro, sarà disponibile. Starà al mister valutare se schierarlo o meno. Vi svelo un retroscena: a Bergamo, stando ai dati GPS, non hanno mai visto uno così veloce. Si farà amare dalla piazza alla quale dico: sabato venite a darci una mano.La squadra ha bisogno di voi. Dobbiamo dare una mano a questi ragazzi.”