Conclusa con grandi apprezzamenti e consensi la mostra personale di Generoso Vella tenutasi presso il palazzo vescovile nell’ambito del Maggio nei monumenti
”Percezioni urbani” chiude i battenti dopo una settimana di ricca di soddisfazioni per il giovane pittore avellinese per la prima volta da solo in un appuntamento d’arte che lo ha fatto meglio conoscere alla sua città natale. Quindici opere hanno raccontato la citta’ contemporanea travolta da cambiamenti e dove si concentrano mobilità, rapidità e simultaneità che incidono profondamente sulle forme stesse della città e sugli abitanti. Le città di Vella sono in continua trasformazione ed evoluzione e presentano anche le aspettative di chi le vive come la ridistribuzione del benessere e la garanzia di un’occupazione e di una serenità collettiva.
A modo suo, l’artista interpreta la vocazione dell’arte di far riflettere, farci ritrovare la bellezza e attraverso essa, rispecchiarsi e vedere quel che siamo, quel che possiamo essere e che possiamo diventare. “Nei miei quadri ho raccontato la realtà di oggi, quella che potrebbe diventare e quella che diventerà. Non bastano le parole, i suoni, i profumi per leggere il nostro tempo e l’arte può stimolarci a migliorarlo, fosse solo incoraggiandoci a dare valore alle persone prima di tutto. E’ sempre l’uomo la causa e il protagonista assoluto di ogni manifestazione d’arte ed è sempre per mani d’uomo che si arriva alla rappresentazione di immagini che possono incantarci, far meditare, socializzare e incontrare. L’arte è solo un mezzo, l’artista solo un esecutore di un racconto chiamato vita, Le forme, i colori, i segni , le immagini sono solo la traduzione, su tavola o su tela, di un’esistenza a cui siamo chiamati ogni giorno a darne un senso e farne un’opera d’arte. E se vogliamo, tutti possiamo diventare artisti poichè finche’ c’è pace, coerenza e anima c’è arte”.
