Caos Gesualdo, Cipriano minaccia di annullare la stagione, il Comune al lavoro per una determina straordinaria da 70.000€. L'opposizione: vicenda emblema del pressappochismo della giunta Foti.

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teatro 4Il Comune di Avellino al lavoro per non far saltare le attività didattiche e salvare la stagione del Teatro Gesualdo, pronta una determina dirigenziale per erogare un contributo straordinario al Teatro pari al buco da 70mila euro prodotto dagli uffici dell’ente che hanno bloccato il pagamento dell’intera cifra dovuta, 300mila euro. E’ questo l’impegno che il sindaco Paolo Foti chiederà al segretario generale Riccardo Feola a cui questa mattina delegherà ufficialmente la competenza delle società partecipate del Comune e dunque dello stesso Teatro.

La determina potrebbe arrivare già entro mercoledì, oggi infatti Foti firmerà i decreti di nomina dei nuovi dirigenti, ratificando di fatto la minirivoluzione della macrostruttura dell’ente già approvata dalla giunta su proposta dell’assessore al personale Iaverone: a Feola saranno assegnate le società partecipate e il Teatro, competenze sottratte all’ufficio diretto da Carmela Cortese a cui restano cultura, politiche sociali e da oggi inclusione sociale, mentre ambiente e patrimonio saranno affidate a Luigi Cicalese che lascia i lavori pubblici, settore che andrà in mano a Ferdinando Chiaradonna, ritornato in servizio dopo un lungo periodo di aspettativa.

Questa la prima risposta del sindaco per placare l’ira del presidente del Teatro Luca Cipriano che, dopo aver bloccato laboratori ed altre attività, sarebbe pronto a far saltare addirittura la prossima stagione in mancanza di una soluzione politica all’impasse determinato dal blocco dei fondi.

Cipriano avrebbe dato a Foti una settimana di tempo per risolvere la vicenda.

8d6a8e915706739e6d9d1863d1b002ae_L«Se c’è una regia precisa dietro quanto accaduto non spetta a noi dirlo. Se l’amministrazione ha deciso di operare investimenti diversi nel settore cultura, ce lo dica con chiarezza. Il cda del Teatro “Gesualdo” ha il diritto di sapere se e come andare avanti». Con queste parole il presidente dello Stabile avellinese Luca Cipriano ha commentato il taglio di risorse di fine anno attuato da Palazzo di Città nei confronti dell’istituzione Teatro. Un fulmine a ciel sereno che, stando alle parole del numero uno di Piazza Castello, comporterà per la prima volta nella storia del “Gesualdo” un disavanzo da 70mila euro, tanto quanto l’ammontare del “buco” prodotto dall’ente.

Una conferenza stampa del cda del Teatro a cui ha preso parte mezzo consiglio comunale. Presenti infatti i consiglieri di opposizione Raffaele Pericolo, Dino Preziosi, Virgilio Cicalese e Nadia Arace, quelli della maggioranza Salvatore Cucciniello, Francesca Medugno, Giuseppe Giacobbe, Nicola Poppa, Massimiliano Miro, Gianluca Festa e Giuseppe Negrone, ma anche gli ex assessori Stefano La Verde e Marietta Giordano.

Se Cipriano non attacca politicamente l’amministrazione, lo fa con atti conseguenti: «da lunedì mattina sospenderemo le attività dei laboratori di danza, canto e teatro dei ragazzi. Nostro malgrado saremo costretti a lasciare a casa duecentocinquanta giovani allievi perché da cento giorni il Comune non garantisce più il servizio di guardiania del Teatro. Noi fino ad oggi a turno, prendendoci responsabilità non nostre perché la struttura è comunale, abbiamo garantito l’apertura e la chiusura della palazzina uffici che dà accesso alle aule. Cosa che non è più possibile fare. Senza soldi dovremo annullare la stagione dei concerti quindi le esibizioni di Arbore, Venditti, Capossela, Biondi e Sparagna, così come ho già comunicato alla sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli la nostra indisponibilità a sottoscrivere la convenzione per la musica lirica per il prossimo triennio».

L’opposizione attacca:

«La vicenda che riguarda il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino altro non è se non l’ultimo atto di un’amministrazione inaffidabile, di un’amministrazione incapace di dare seguito alle cose che dice di voler fare. A questo punto, se le parole ed il significato delle parole qualificano chi le pronuncia, allora quest’amministrazione è inqualificabile». Lo dichiara Alberto Bilotta, capogruppo Udc in consiglio comunale ad Avellino.

«D’altronde – continua Bilotta – episodi simili se ne sono già verificati. Mi piace ricordare quanto accaduto per l’emendamento al bilancio di previsione da me proposto e approvato all’unanimità in consiglio comunale per l’individuazione di risorse da destinare alle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della realizzazione del Murale della Pace di Borgo Ferrovia. Ebbene, anche in questo caso non si è dato seguito a quanto deciso. E le risorse inizialmente stanziate per la realizzazione di una pubblicazione e della segnaletica stradale, sono state distratte per altro. Nel dimenticatoio anche l’assegnazione della cittadinanza onoraria al maestro De Conciliis».

«Ecco – conclude il capogruppo Udc – se questa è la capacità di rispettare la volontà del consiglio comunale, è chiaro come ci troviamo di fronte ad un’amministrazione che ha perso di credibilità e che offre, giorno dopo giorno, uno spettacolo sempre più indegno. E’ in questo contesto che si inserisce la vicenda del “Gesualdo”, solo l’ultimo esempio in ordine di tempo di un’amministrazione che non dà seguito alle cose che dice di voler fare, che squalifica se stessa in un pressappochismo divenuto ormai intollerabile».

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