Caposele, Sturchio resta vicesindaco.

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Il vicesindaco Armando Sturchio resterà numero due dell’amministrazione e pienamente operativo in Giunta. Lo ha deciso il Tribunale di Avellino, respingendo le richieste di due consiglieri di opposizione di Caposele. I giudici hanno valutato la presunta incompatibilità del vicesindaco, e il suo lavoro nella squadra di maggioranza, dicendo “no” alle richieste. Alla base dell’azione c’era il vincolo di affinità di Sturchio con il sindaco Lorenzo Melillo.
Ma per il Tribunale il vincolo non sussiste, visto che tra Sturchio e la sorella del primo cittadino c’era già stata una pronuncia di divorzio anni prima.
La nomina è quindi legittima.E’ un’ordinanza assolutamente coerente con il dettato legislativo vigente, ma allo stesso tempo innovativa e coraggiosa. Ci scontravamo con un testo del codice civile evidentemente insensato rispetto all’evoluzione della società e con un precedente della Cassazione favorevole alle tesi avversarie. Il giudice invece ha accolto i nostri argomenti ed ha dato una lettura costituzionalmente orientata delle norme in tema di affinità. E’ una decisione storica che costituirà un precedente importante per molti giudizi”. Così il difensore del vicesindaco, l’avvocato Alfonso Sturchio. Il Tribunale ha condannato al pagamento delle spese di giudizio i ricorrenti, che ora hanno un mese di tempo per valutare se ricorrere in appello.

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