Lunedì mattina, il Movimento Italiano per la Democrazia (M.I.D.) si è unito a una manifestazione importante, finalizzata a salvare il Centro A.I.A.S, i suoi utenti e dipendenti, mostrando una determinazione ferrea nel cercare soluzioni concrete. L’evento è stato un chiaro richiamo ai diritti fondamentali dei lavoratori e alla necessità di tutela della salute pubblica, due pilastri essenziali per il benessere della comunità.
La manifestazione ha avuto luogo davanti alla sede del Centro A.I.A.S., riunendo non solo il personale e i fruitori dei servizi, ma anche vari esponenti della comunità locale. Tra i partecipanti spiccava Giovanni Esposito, il coordinatore del M.I.D., che ha evidenziato la serietà del momento e l’urgenza di un intervento efficace da parte delle istituzioni. Esposito ha chiarito che se le promesse fatte dai rappresentanti regionali, presenti per dimostrare solidarietà, non si traduceranno in azioni concrete e risolutive, il M.I.D. non esiterà a utilizzare tutti gli strumenti istituzionali disponibili per affrontare la questione.
C’è una comprensibile preoccupazione che questi politici possano considerare l’evento una semplice vetrina elettorale, senza un reale impegno verso una soluzione pratica. Durante l’incontro, è stato sottolineato quanto sia fondamentale riattivare i finanziamenti necessari per garantire la continuità dei trattamenti terapeutici, la stabilità del personale, e la sopravvivenza del centro.
Questi fondi sono cruciali per evitare che le famiglie e i pazienti si ritrovino abbandonati a se stessi in un contesto già precario. Il M.I.D. ha promesso un impegno costante fino a quando non sarà fatta chiarezza sulla situazione e fino a ottenere una soluzione definitiva e giusta per tutti i soggetti coinvolti. In conclusione, la posizione del M.I.D. è chiara: nessuna famiglia, paziente o dipendente del Centro A.I.A.S. resterà solo in questa battaglia per i diritti e la giustizia sociale. L’organizzazione è pronta a percorrere ogni strada necessaria per garantire un futuro stabile e sereno a chi, oggi, si trova in difficoltà.
“La manifestazione dei familiari e degli assistiti al centro Aias di Avellino, che si è svolta questa mattina, è la plastica dimostrazione del fallimento delle politiche sanitarie in Campania. Dove si possono ridurre le liste d’attesa, dove si può risponde alle richieste dei cittadini, vince purtroppo la burocrazia che dimentica cos’è il diritto alla salute. Mentre in un territorio vicino ad Avellino apre un nuovo centro di riabilitazione convenzionato con il pubblico, si riducono invece quasi del cinquanta per cento le prestazioni all’Aias. Non è una questione meramente occupazionale, qui si tratta di assicurare il diritto alla salute”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi.
“Queste famiglie e le loro storie mi hanno colpito particolarmente. Bisogna dare loro risposte e speranze. Le questioni di budget si possono superare facilmente, la struttura ne ha diritto come certificato da Tar e Consiglio di Stato. Il territorio necessita dei servizi assicurati da decine di anni dall’Aias, associazione che tra l’altro con il commissariamento sta risanando la posizione contributiva dei suoi dipendenti e ha anticipato le spese per le prestazioni già fornite ai pazienti sotto forma di stipendi corrisposti regolarmente. L’appello che faccio al manager Ferrante è di partecipare a un tavolo per ricomporre la vertenza. Le famiglie che erano stamattina in piazza non possono essere ignorate”.