Centro Studi “Edilizia Reale,” i promotori De Angelis e Del Gaudio rilanciano la mission del Superbonus: fare squadra.

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E’ stato presentato martedì mattina, presso il Circolo della Stampa di Avellino, il Centro Studi “Edilizia Reale”, integrazione della precedente esperienza della Consulta provinciale dell’edilizia, promossa nel 2010 da Federcomated.

A fare gli onori di casa Giulio De Angelis e Paola Del Gaudio, in rappresentanza del Comitato  provinciale promotore del Centro Studi che mira ad espandere la sua attività fuori provincia e non solo, ponendosi da supporto agli organi istituzionali della filiera.

Il Superbonus, insieme al Pnrr, rappresenta lo strumento di sviluppo  dell’edilizia dei prossimi 40 anni, ma occorre renderlo strutturale, questa una delle principali mission del Centro Studi.

“Quindici anni fa – ricorda De Angelis- abbiamo attivato la Consulta dell’edilizia che nel tempo si è avvalsa di contributi importanti, a partire dai compianti Pino Scognamillo e Mimmo Piano. Volevamo creare una sorta di istituzione pubblica che raggruppasse tutti i componenti della filiera.
Il Centro Studi, invece, è costituito dal singolo protagonista del comparto dell’edilizia. L’obiettivo è creare cultura, confronto, formazione e, soprattutto, stimolare la base degli operatori del settore a cercare soluzioni da proporre in sistemi più ampi. Vogliamo offrire degli strumenti efficaci, e lo facciamo in un momento storico drammatico per l’edilizia, con le evoluzioni normative del Superbonus volute dal Governo che, nei fatti, hanno messo in ginocchio il settore, quando invece lo scorso anno ha contribuito all’incremento del Pil del 6%”.

 

Di qui il rilancio delle proposte già  esposte durante il convegno dello scorso 29 aprile alla presenza di operatori del settore e Istituzioni, al fine di arrivare ad una riforma strutturale del superbonus. “In quella occasione il Centro Studi si è presentato tra i coordinatori- dice sul punto De Angelis- Nel nostro Comitato scientifico abbiamo degli esperti, come il professor Giovanni De Feo,  tra i riferimenti d’Italia nel campo dei ricicli dei materiali, o piuttosto economisti come  Gianpaolo Basile. Ma siamo solo all’inizio e il nostro Centro Studi è aperto a tutti: si parte da Avellino ma vogliamo creare delle strutture territoriali e poi in altre Regioni, con l’obiettivo di fare squadra all’interno della filiera. Altrimenti,  camminando in ordine sparso, ne risente la qualità della proposta.

Quindi il rapporto che il “Centro Studi” intende avere con la politica: “Siamo aperti al confronto e alla necessaria collaborazione, ma senza ingerenze, piuttosto che etichette”, avverte De Angelis.

 

Sul punto interviene anche la Del Gaudio: “La finalità del Centro Studi è mettere insieme tutti gli attori del sistema edilizia, in modo che si diventa un interlocutore valido. Solo mediando tra tutte le esigenze si riescono a portare ai tavoli istituzionali, e anche all’opinione pubblica, tutte le criticità attuali del comparto. Il Superbonus è partito come un’occasione unica per riqualificare l’intero patrimonio immobiliare italiano sia dal punto di vista sismico, che da quello energetico. Poi le evoluzioni normative e il caos che pende su ogni attore della filiera. Di qui  il  ruolo del Centro Studi che vuole coadiuvare tutte le parti, dagli ordini professionali a quelle tecniche, anche per raccoglierne le esigenze e fare da interlocutori con la politica”.

 

Tra gli interventi quelli del Presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti, Erminio Petecca, nel ribadire le difficoltà attuali per l’attuazione del Superbonus, diventato una “complicazione” per le continue modifiche legislative. Poi il Presidente dell’Ordine Provinciale dei Commercialisti, Mario Lariccia: “Quella del Superbonus è diventato un tema imperante per la nostra società, prima come opportunità, ora come rischio di portare al tracollo il sistema economico, oltre che quelle imprese sane che hanno lavorato bene nell’ultimo anno. Per questo è utile uno strumento quale il Centro Studi Edilizia Reale, quale un supporto qualificato per il comparto. L’auspicio è che si parte ad Avellino e si riesca ad arrivare in altre Regioni d’Italia come voce univoca e autorevole”.

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