Coronavirus, Laceno: serve piano straordinario per ripresa.

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Le attività del Laceno scrivono agli amministratori comunali, chiedendo sostegno in un momento catastrofico per il turismo. Bar La Lucciola, Hotel Cervialto, Ristorante Lo Spiedo, Hotel Ristorante La Lucciola, Hotel Taverna Capozzi, La Locanda degli Hirpini, Locanda La Frasca, Macelleria Preziuso, Minimarket Nigro Angelo, Ristorante Bar Il Caliendo, Ristorante Il Fauno, Ristorante Il Lago.

La lettera

…redigiamo il presente documento per esprimere la nostra solidarietà come cittadini all’opera difficilissima di gestione dell’emergenza che in questi giorni state svolgendo. Siamo, naturalmente, preoccupati, ma anche fiduciosi delle energie che insieme, come comunità, possiamo esternare e sviluppare se agiamo con coscienza e responsabilità.

Prendiamo atto delle varie disposizioni governative dettate dall’evoluzione dell’epidemia COVID-19. Siamo consapevoli della gravità della situazione e siamo pronti ad affrontare i necessari sacrifici, come la chiusura totale delle nostre attività, attuando una “quarantena volontaria” che salvaguardi la nostra saluteoltre a quella pubblica, laddove ci siano garantite delle soluzioni che ci consentano di tamponare, nel migliore dei modi le perdite economiche a cui siamo soggetti già dalla cessazione del funzionamento delle seggiovie.

Chiediamo di essere ascoltati quanto prima e di lavorare insieme per trovare un percorso che ci conduca alla risoluzione delle nostre difficoltà e restituisca al settore agonizzante la dovuta priorità.

Abbiamo valutato, pertanto, la necessità di proporre alla Vostra attenzione la richiesta di dare attuazione ad un Piano Straordinario di Scopo, da considerarsi con la massima urgenza, promosso dal Comune a sostegno di tutte le aziende che hanno sospeso le attività a causa dell’emergenza sanitaria del COVID-19.; un piano strategico di ripresa e di vivibilità del Laceno, e che non sia il solito studio generico ma un piano calato sulla località, sulle sue esigenze e sulle sue potenzialità, che dia anche spazio a nuovi lavori e a nuovi mercati. Un piano che tra i suoi punti dovrà avere il concetto di destagionalizzazione turistica per far ripartire il settore turistico e i relativi flussi economici.

Un Piano di interventi che tenga conto la complessità gestionale di una situazione molto grave sul piano economico locale. Il nodo è non perdere di vista “il dopo”. Siamo consapevoli che qualsiasi contributo pubblico non compenserà mai integralmente i danni cessanti ed emergenti scaricati sulle imprese; così come siamo consapevoli che un ritorno alla normalità richiederà tempi medio/lunghi, soprattutto nel settore turistico, come quello alberghiero e ristorativo, che probabilmente saranno tra gli ultimi a riaprire.

Intanto lavoriamo, però, per ripartire e per ripartire serviranno nuove più semplici regole, politiche innovative, risorse a sostegno di buoni investimenti mirati a dare impulso alla domanda del mercato turistico.

Mario Draghi ha detto con una frase molto ripresa che: “i costi dell’esitazione potrebbero essere irreversibili”. Una grande verità, come quella, peraltro, che non ci sarà più il futuro di una volta, che ci costringerà, con un paradosso temporale, ad inventarci un futuro che solo qualche settimana non esisteva.

Ci siamo concentrati sull’annunciato Decreto Legge di Aprile, affinché si rafforzino le misure a sostegno della liquidità delle imprese, tanto in termini di “moratoria fiscale” e di ristoro di cadute di fatturato e di danni, quanto di impulso all’erogazione del Credito e di riconoscimento sul piano delle relazioni commerciali e dei rapporti contrattuali della conseguenza dell’epidemia Covid-19 come “causa di forza maggiore”, oltre ad altri interventi sul terreno sociale e della difesa del lavoro, dipendente e autonomo.

Di quanto in premessa, consideriamo fondamentale la redazione e l’adozione di un Piano Straordinario di interventi, di spese correnti e di investimenti, a sostegno delle imprese del Laceno, implementato dal Comune e sul quale auspichiamo, nel tempo più breve possibile, un incontro degli operatori turistici con l’Amministrazione comunale.

Riteniamo, pertanto, con la presente, chiedere al Sindaco, alla Giunta Comunale e al Consiglio Comunale quanto segue – da considerarsi con la massima urgenza – e adoperarsi, altresì, nel contempo, quali promotori presso l’Amministrazione Provinciale e Regionale delle istanze avanzate dagli operatori del settore per fronteggiare la crisi corrente che arrecherà danni patrimoniali con ripercussioni sulla stabilità economica e la crescita della località Laceno:

  • riconoscimento della calamità naturale per tutto il settore turistico;
  • esonero di tutti i tributi comunali a carico delle imprese dal 2017 al 2020;
  • sussidi e linee di credito agevolato alle imprese attraverso convenzioni promosse dall’ Ente Comunale

    con gli istituti bancari;

  • taglio dell’addizionale comunale Irpef;
  •  interventi a sostegno del nuovo brand Laceno – promozione turistica per una nuova politica dirilancio;
  • riqualificazione dell’arredo urbano dell’altopiano;
  •  programmazione dello spazzamento dell’altopiano e della gestione dei rifiuti;
  •  miglioramento della rete di illuminazione pubblica;
  •   interventi relativi al potenziamento della rete fissa e mobile;
  •  piano di interventi per l’attivazione dell’impianto sciistico;
  •  limitazione al bestiame vagante nelle aree residenziali;
  •  realizzazione sottopassaggi per la fauna selvatica;
  •  istituzione di un Comitato Permanente per il Turismo con funzioni e compiti in materia, per la curadella programmazione, il coordinamento e la promozione delle politiche turistiche

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