Il secondo semestre 2015 si apre con una maggiore propensione da parte delle famiglie italiane alla richiesta di credito agli istituti finanziari.
A stabilirlo è il Barometro CRIF, Centrale Rischi Finanziari, che ha analizzato le domande di prestito per finanziare l’acquisto della casa o per sostenere i consumi: i dati rilevati hanno riguardato vere e proprie istruttorie formali e non semplici preventivi online.
“L’andamento della domanda di mutui e prestiti”, spiega Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF, “rappresenta un indicatore fondamentale per tastare il polso in modo tempestivo alle famiglie e valutare la loro propensione ad impegnarsi in un investimento importante come quello sulla casa o a pianificare i propri progetti di spesa”.
La richiesta di mutui ad agosto continua a mantenersi su alti livelli con un +57,57% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nonostante il buon andamento, la percentuale è sotto i livelli record fatti registrare nei mesi di maggio e giugno, quando le richieste fecero segnare rispettivamente +84,5% e +81,1%.
I valori riportati dal CRIF mostrano un calo dell’importo medio richiesto dai mutuatari: la ragione è da attribuirsi a un comportamento più prudente e a una discesa dei prezzi delle abitazioni. La cifra richiesta si è attestata sui 120.115 euro, al di sotto dei valori registrati nello stesso mese di agosto dell’anno precedente e molto distante dal picco del 2010, quando aveva superato quota 140 mila euro.
Nei primi otto mesi del 2015 le preferenze degli italiani si sono concentrate nuovamente nella fascia di importo compresa tra 100 e 150 mila euro (30,5%), mentre si allungano i tempi per il rimborso del finanziamento. Più di 2 richieste di mutuo su 3 hanno scadenza superiore ai 15 anni, segno di una maggiore cautela da parte dei risparmiatori affinché le rate del finanziamento gravino il meno possibile sul bilancio familiare. La classe compresa tra i 15 e i 20 anni si attesta su una quota pari al 24,1% del totale, seguita dalla fascia tra i 25 e i 30 anni, con il 21,7%, e da quella compresa tra i 20 e i 25 anni con il 20,3%.
Per quanto riguarda i prestiti finalizzati e personali, il Barometro CRIF evidenzia a luglio 2015 un dato aggregato in crescita del 7,5%. Il buon andamento è frutto in sostanza dell’ottima performance di quelli finalizzati all’acquisto di beni e servizi – come auto, moto, elettrodomestici – che hanno fatto registrare un +22,7% rispetto a luglio 2014. Al contrario, i prestiti personali sono scesi dell’8,2%.
L’importo medio richiesto, considerando l’insieme delle due forme tecniche, si è attestato sui 7.781 euro, con un incremento del 4,7%. Nel dettaglio, per i prestiti finalizzati l’ammontare richiesto è risultato pari a 4.935 euro (+2,9%) mentre per quelli personali la quota è salita a 11.682 euro (+15,2%) e gli incrementi potrebbero essere ancora più consistenti nei prossimi mesi, visti i primi segnali di ripresa economica e la conseguente fiducia ritrovata dai consumatori.
Prendendo in considerazione la distribuzione della domanda per classi di durata, l’analisi del CRIF mostra come la fascia fino ai 12 mesi abbia registrato il 21,7% del totale delle richieste di finanziamento, seguita da quella superiore ai 5 anni, con il 21,1% del totale. In particolare, nei prestiti finalizzati ha prevalso la percentuale delle domande con durata inferiore ai 12 mesi e il 32,2% del totale, mentre per i prestiti personali la fascia di durata preferita dai risparmiatori è stata quella superiore ai 60 mesi, attestandosi al 39,1% del totale.