Denuncia per violenza sessuale archiviata, il Procuratore di Benevento precisa.

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A volte l’uomo deve “vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale”. Con queste motivazioni un pm della Procura di Benevento ha chiesto l’archiviazione della denuncia di un donna per violenza da parte del marito. La vicenda, anticipata dal Fatto quotidiano, ha subito suscitato polemiche. Fanno discutere, infatti, le motivazioni del pm, per il quale i presunti atti violenti denunciati dalla donna sono ritenuti “fatti carnali che devono essere ridimensionati nella loro portata”, anche perché commessi “in una fase del rapporto coniugale in cui” lei “ha messo seriamente in discussione la relazione, meditando la separazione”.

Su questa vicenda il Procuratore della Repubblica di Benevento Aldo Policastro precisa quanto segue:

In riferimento ad una richiesta di archiviazione adottata da un magistrato di questo ufficio in un procedimento per maltrattamenti e violenza sessuale, oggetto, in data odierna, di notizie di stampa, mi corre l’obbligo, atteso l’interesse pubblico connesso, di precisare che la opposizione presentata  dalla persona  offesa è all’esame dell’ufficio, come sempre accade dopo  la sua presentazione, che dovrà determinarsi all’esito in ordine al prosieguo del  procedimento. La richiesta assunta ha ritenuto che non ricorresse il quantum probatorio necessario a ritenere sussistenti gli elementi costitutivi dei reati contestati. L’ufficio, anche tenendo conto dell’autonomia del magistrato assegnatario del procedimento, si determinerà, senza alcun pregiudizio determinato dalla decisione assunta e di cui si discute, all’esito dell’esame degli atti e dell’opposizione.

Fermo restando che è assolutamente estraneo alla prassi e agli orientamenti di tutto l’ufficio ogni e qualsiasi sottovalutazione del seppur minimo approccio costrittivo nei rapporti interpersonali tra uomo e donna e in generale in quelli che involgano la liberta in generale e quella sessuale in particolare. Prova ne è l’impegno di tutto l’ufficio in tema di violenza di genere con la costituzione, fin dal 2017, e la quotidiana operatività dello Spazio ascolto per le vittime vulnerabili e di violenza di genere e del Tavolo tecnico interistituzionale che ha già varato protocolli comuni e di rete, Direttive condivise tra ben 27 enti partecipanti, corsi di formazione per operatori e polizia giudiziaria insieme alle Università operanti sul territorio, momenti di  confronto e di  approfondimenti  sulla violenza di genere con la cittadinanza  e le scuole del territorio  e facilitato l’adozione dei percorsi rosa negli ospedali del territorio.

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