Detenuto appicca incendio nel carcere di Ariano Irpino.

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Nella notte di ieri un detenuto della settima sezione della Casa Circondariale di Ariano Irpino ha dapprima appiccato un incendio ed in seguito ha devastato il reparto detentivo, tentando anche di sfondare il cancello della propria camera detentiva utilizzando il letto come ariete.

Provvidenziale l’intervento del personale di polizia penitenziaria, in numero estremamente ridotto causa anche l’orario notturno, che, con non poca fatica, è riuscito a riportare l’ordine e la sicurezza con l’utilizzo dell’estintore per estinguere le fiamme ed adoperandosi per la salvaguardia del detenuto, nonostante quest’ultimo continuasse a minacciarli con dei bastoni appuntiti .

Per alcuni di loro, in seguito all’inalazione del fumo prodotto dal rogo, si è reso necessario recarsi in pronto soccorso per le cure del caso.

In un clima, volendo restare in tema, sempre più incandescente, lo spirito di sacrificio delle divise blu diviene elemento fondamentale per la gestione delle criticità di cui ormai si è perso il conto.

Ma la forza operativa continua ad essere deficitaria di un numero considerevole di unità e ciò costringe gli agenti ad una mole di lavoro massacrante, se poi si considera che le conseguenze di tali eventi riduce drammaticamente ulteriormente l’organico disponibile.

Le gestione penitenziaria ad Ariano Irpino e in tutta la Campania sta compromettendo seriamente la Sicurezza degli istituti e degli stessi poliziotti penitenziari, sempre più vittime di aggressioni di inaudita violenza.

È un clima di preoccupante, per le condizioni di lavoro e la tensione a cui gli agenti di polizia penitenziaria sono costantemente soggetti.

Il tutto nel più totale immobilismo, poiché la mancanza di protocolli, di strumenti idonei alla difesa e di provvedimenti di trasferimento dei detenuti più violenti e facinorosi sta alimentando una diffusa sensazione di impunità tra la popolazione detenuta, sempre più difficile da contrastare.

Giungano gli auguri di questa organizzazione sindacale agli agenti di una pronta guarigione ed il plauso per l’intervento messo in atto.

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