Un’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Napoli su un traffico di stupefacenti tra Avellino e Salerno, smaschera un giro di prostituzione di donne rigorosamente straniere, dietro la cui gestione c’è l’ombra del clan Cava.
Proprio partendo da questa ipotesi investigativa, gli uomini della Squadra Mobile diretti dal vicequestore Michele Salemme hanno effettuato diverse perquisizioni in appartamenti in cui si esercitava la prostituzione e, presumibilmente, messi a disposizione dalla camorra.
Il pm della Direzione Distrettuale Antimafia, partendo da alcune intercettazioni telefoniche e dalle rivelazioni di un collaboratore di giustizia che, stando a quanto riportato da Il Quotidiano del Sud, avrebbe chiamato in causa il boss Mario Ruggiero, ritenuto vicino al clan Cava, hanno firmato il decreto di perquisizione. In particolare gli agenti hanno fatto irruzione in appartamenti a Cesinali, Serino e Solofra oltre che nel salernitano.
Al momento gli avvisi di garanzia riguardano sei indagati per i reati di traffico di droga e associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Ma l’inchiesta è ancora in un fase preliminare.