Emergenza Siria, Circo Greca Orfei in pista per i bambini siriani. SSch: “Popolazione al collasso, che l’emergenza terremoto non cada nel silenzio, come la guerra”

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Non lasciateci soli, non lasciamoli soli ancora una volta!

Il Circo Greca Orfei  in pista per i bambini siriani!!. Giovedì 16 ore 10.30, il meraviglioso fantastico mondo   del Circo Braum Orfei  si esibirà  alle ore 17.30 a Monteforte Irpino per aiutare i bambini siriani.

I sorrisi dei pagliacci,  clawn, giocolieri, elefanti, zebre e tanto altro divertimento,  regaleranno magia e sorrisi al pubblico   per raccogliere fondi e  acquistare beni umanitari  da distribuire in Siria a  donne, uomini e bambini sconvolti dal terribile terremoto. “La direzione del Circo Greca Orfei sempre vicina alle tematiche  sociale  – ha dichiarato  la direzione del Circo Greca Orfei – è orgogliosa di dare il suo supporto a Support and SustainChildren e donare un contributo per aiutare donne uomini e bambini che in queste settimane drammatiche vivono ore terribili a causa del terremoto   che ha colpito la Siria”.

Un mese fa, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio, un terremoto devastante ha colpito le terre di Siria e Turchia. 50mila persone hanno perso la vita e i feriti sono oltre 100mila. Il quadro, però, non è definitivo. La terra continua a tremare. La paura è tanta è in molti decidono di dormire all’addiaccio pur di non rientrare nelle proprie case. L’epicentro è stato localizzato sul confine turco siriano dove Support and SustainChildren opera da dieci anni. Donne, uomini e bambini stanno lottando per la vita, la situazione è drammatica. All’inferno della guerra che la popolazione siriana vive da tredici anni, si è aggiunta questa catastrofe.

“ Siamo grati al Circo Braum Orfei di  aver risposto alla nostra richiesta di aiuto – ha dichiarato il presidente  Arianna Martini, un gesto che ci ha riempito il cuore e ci conferma che insieme possiamo fare tanto, per donne , uomini e bambini  che  vivono l’inferno a  causa della guerra che dura da tredici anni e ora nella disperazione a causa del terremoto”. -“La popolazione purtroppo sta vivendo l’Inferno a causa del terremoto che ha colpito la Siria”. In queste settimane drammatiche abbiamo atteso, ascoltato, condiviso il trauma con i nostri i collaboratori di SSch in Siria. Insieme alle terribili notizie che ci giungono dalla Siria – ha dichiarato il presidente di Support and SustainChildren Arianna Martini – abbiamo cercato di capire come poter essere utili, utili davvero in un momento così tragico come quello che quei luoghi stanno vivendo ora, come se già la guerra non bastasse”. “Le riprese che arrivano da Turchia e Siria sono agghiaccianti, il terremoto è stato spaventoso. La piccola clinica pediatrica allestita da SSch che abbiamo ristrutturato e reso operativa di recente è diventato un luogo di soccorso per i profughi – ha aggiunto il presidente Arianna Martini -. Il dottor Alì che la gestisce, referente dell’organizzazione sul posto, si è reso disponibile a gestire tutto il materiale che riusciremo a fornire”.

“Da un mese stiamo distribuendo coperte, materassi, tende, tappeti, fornelli a gas, cibo, latte per i bambini e medicinali. Supportiamo anche 150 nuclei di bambini rimasti orfani, i cui genitori e fratelli sono rimasti sotto le macerie. Tutti coloro che vivevano in una casa in muratura ora sono per strada, bambini compresi. C’è bisogno di tutto e dobbiamo raggiungere tutti gli sfollati: cibo, coperte, giubbini, medicinali, tappeti, materassi. Altre famiglie attendono e fa freddo, i bambini sono spaventati e la situazione ricorda loro la devastazione della guerra ancora in atto. Il quadro cambia di ora in ora, le notizie non sono confortanti.

“Non abbiamo ancora idea di quanto servirà ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, questa è l’unica certezza che abbiamo ora. Da tempo la Siria soffre dell’isolamento generato dall’embargo internazionale- ha concluso il presidente Arianna Martini – che rende difficile oltrepassare quei confini, sia che si tratti di soccorritori, sia che si tratti di materiale di qualunque genere. Operiamo in Siria, recandoci personalmente sul posto ogni mese, da dieci anni, abbiamo una rete di collaboratori che ci permette di distribuire aiuti umanitari alla popolazione civile. Abbiamo distribuito nella zona di Azaz e Jenderis, dove sorge la nostra clinica, e dove il sisma è stato più forte. Non è stato semplice ed il team ha lavorato febbrilmente e duramente, colpiti anche loro dal terremoto e da perdite personali. “In Turchia i soccorsi arrivano ma sono lenti, mentre in Siria gli aiuti non arrivano affatto, da qui la scelta di acquistare all’interno della regione tutto quello che è possibile per soccorrere la popolazione. La Siria, martoriata dalla guerra, ora è di nuovo un campo di morte, si scava ininterrottamente tra le macerie e ogni giorno aumenta il numero dei morti. Chiediamo l’aiuto di tutti, che l’emergenza terremoto non si aggiunga alla grande emergenza umanitaria già in atto nel paese.”

Ecco come noi di SSCH siamo intervenuti concretamente:

  • distribuzione di 500 pacchi alimentari (5 kg di riso, 5kg di zucchero, 5 kg di lenticchie chiare, 5 kg di lenticchie scure, 5 kg di grano. 2 kg di pasta, 2 kg di spaghetti, passata di pomodoro, 1 lt di olio d’oliva, 5 kg di ceci, 2 lt di olio di semi di girasole, 3 pezzi di mortadella (non di maiale), 2 scatole di tonno da 500gr, 2 scatole di sardine da 500gr., 1 pezzo di prosciutto (non maiale) da 500gr, 500gr di olive, 800 gr di burro, 1 confezione di tè. • Le stesse 500 famiglie hanno ricevuto: 1 tappeto grande, 2 coperte, 1 fornelletto, 2 materassi. (Per le tende sto attendendo lista e preventivo e le distribuiremo quando vado). • 150 nuclei di orfani, oltre a quanto sopra, hanno ricevuto la somma di 20$ a nucleo (lo stipendio medio in Siria è di 50$). • 100 neonati hanno ricevuto, oltre a quanto sopra, 2 confezioni di latte in polvere (ogni confezione basta per 1 mese). Tra pochi giorni ripartiremo e saremo in prima linea con il nostro team locale per proseguire con gli aiuti, anche a riflettori spenti.

Non lasciateci soli”

Il presidente

Arianna Martini

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