Ecco a voi Gordon, il barista-robot.

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L’automazione e la robotica stanno diffondendosi sempre di più nella nostra vita quotidiana. Se finora eravamo abituati a vedere i robot nelle fabbriche intenti a lavorare al nostro posto, ora le macchine stanno conquistando settori sempre più “umani”, come ad esempio quello della ristorazione e delle bevande. Recentemente, infatti, la start-up californiana Cafe X ha presentato un robot, derivato direttamente da quelli che assemblano le auto, in grado di fare il caffè al posto di un barista umano.

Il robot si chiama Gordon e “lavora” in un chiosco automatizzato di San Francisco, all’interno del quale si comporta esattamente come un normale barista. Raccoglie gli ordini effettuati dai clienti tramite un tablet o l’apposita app e in base a questi prepara i vari caffè o cappuccini. La differenza è che ci impiega solo 20 secondi e riesce a servire ben 120 caffè all’ora. Prestazioni non paragonabili nemmeno al più bravo e veloce barista di Starbucks. Il robot è stato realizzato utilizzando un braccio meccanico sviluppato dalla Mitsubishi per le linee di assemblaggio automobilistiche, solo che in questo caso prende la tazzina e la sposta per riempirla con l’apposito dispenser e la porge al cliente.

L’idea di creare un barista-robot è venuta al giovane fondatore e CEO, Henry Hu, con il fine di ridurre i tempi di attesa in coda per un caffè mattutino. Nell’ora di punta, infatti, può essere necessario anche un quarto d’ora per ottenere la propria agognata tazza nei sempre affollati café americani (e non solo). Il 23enne ha iniziato a lavorare al progetto Cafe X nel 2014 e attraverso la sua start-up è riuscito a raccogliere finanziamenti per 5 milioni di dollari nonché ad aggiudicarsi la prestigiosa borsa di studio Thiel Fellowship del valore di 100.000 dollari, che gli ha consentito di lasciare l’università per dedicarsi al progetto a tempo pieno. L’azienda ha ambiziosi piani di crescita negli Stati Uniti e vuole espandersi anche a livello globale.

Questo è solo uno degli ultimi esempi di come l’automazione possa migliorare aspetti della nostra vita, almeno dal punto di vista dell’efficienza. In realtà sono tanti i settori in cui l’automazione contribuisce – e contribuirà sempre di più in futuro – a migliorare aspetti della nostra vita quotidiana, a partire da internet. Google ci ha abituato semplicemente a digitare una parola e ad avere istantaneamente migliaia di risultati a disposizione di un click. Questo è possibile grazie agli algoritmi automatizzati che selezionano i risultati migliori tra gli oltre 150 milioni di siti internet (in continuo aumento) presenti in rete. Riusciremmo oggi a fare a meno di Google? Per il futuro il colosso di Mountain View sta investendo ancora di più sull’intelligenza artificiale.

Siti di e-commerce come Amazon fanno dell’automazione uno dei fattori chiave per ridurre i costi e consegnarci il prodotto a poche ore dall’acquisto online. I siti di gioco online fanno affidamento sull’intelligenza artificiale per gestire le piattaforme di gioco migliorando l’esperienza dell’utente e riducendo a zero i margini di errore. Un altro settore è l’automotive, in cui si sta assistendo alla sempre maggiore diffusione dei cosiddetti sistemi di assistenza alla guida, che di fatto prefigurano quella che in futuro sarà la guida autonoma. Oggi a bordo delle auto che possiamo comprare in concessionaria esistono sistemi in grado di eseguire un parcheggio calcolando in autonomia lo spazio necessario e di sterzare (il guidatore ha comunque il controllo per motivi legali), oppure di fare un sorpasso in sicurezza calcolando la distanza dalle altre auto. Fra qualche anno avremo auto che si guideranno da sole, senza l’intervento di un guidatore umano.

Le invenzioni devono sempre crescere e svilupparsi un po’ prima che possano avere un reale impatto nella società. Non tutte comunque sono destinare a sopravvivere alla storia. In un futuro non troppo lontano avremo baristi-robot che ci serviranno il caffè alla mattina? O forse potremo ancora scambiare una chiacchierata con una bella barista umana?

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