Mercogliano, si dimette l'Assessore Napolitano.

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cons-com-2dall’Avv. Assunta Napolitano, Assessore al Contenzioso ed all’Ufficio Legale del Comune di Mercogliano, riceviamo e pubblichiamo

Dopo quasi un anno di una amministrazione disastrosa, mi sento in dovere di esternare tutta la mia amarezza e il mio malessere, atteso che, far parte di una maggioranza, non implica, assolutamente, perdere la propria dignità di persona e di professionista.
È inaccettabile che di questa maggioranza, e addirittura membro della Giunta Comunale, faccia parte un elemento i cui stretti familiari ed in particolare, il coniuge, intentano cause in danno del paese.

Da assessore con delega tra l’altro al Contenzioso ed Ufficio Legale, mi rifiuto categoricamente di seguitare a spendere tutte le mie energie per la difesa dell’Ente contro attacchi che arrivano, non dall’esterno, bensì da un membro della maggioranza.
Si è iniziato con un atto di citazione per il campo sportivo notificato nel novembre-dicembre 2014, si è continuato con un ricorso al Tar Salerno notificato a gennaio 2015 ed ora si persevera con un ricorso al Consi-glio di Stato notificato qualche giorno fa.

Preciso che il ricorso al Tar è stato proposto da Consorzio di cui fa parte l’impresa Avitabile Costruzioni s.a.s.; preciso, inoltre, che il Consorzio in questione è arrivato terzo nella gara di appalto la cui regolarità e validità, già accertata ed acclarata dalla magistratura competente, ora viene messa nuovamente in discussione dinanzi al Consiglio di Stato al solo fine di tentare di impedire scientemente la realizzazione degli interventi programmati, così da determinare la perdita di un finanzia-mento europeo per milioni di euro.

E’ lecito, a questo punto, domandarsi: possibile che ad un assessore, portatore di un conflitto di interessi così macroscopico ed eclatante, venga ancora consentito di partecipare alle attività amministrative???
ORA BASTA… e dico di no a chi da mesi non ha raccolto il mio invito ad intervenire con forza per evitare che la situazione degenerasse. Si è cercato e si cerca, con cieca ostinazione, di tenere tutto a tacere, ma io non posso accondiscendere a tali, deprecabili equilibri, che costituiscono uno schiaffo per noi cittadini e soprat-tutto per chi, come me, vuole operare nella legalità e nel rispetto dei bisogni della gente, che per noi do-vrebbero essere prioritari. Non è mio costume fare retorica spicciola, ma governare un paese significa an-che avere il coraggio di porre in essere atti di forza per il bene comune. Le deleghe conferite dal sindaco a noi consiglieri ed assessori possono essere revocate in qualsiasi momento allorché risulti in maniera eviden-te il conflitto di interessi emergente nell’azione governativa e tale da intaccare e pregiudicare seriamente il corretto operato dell’amministrazione tutta: ed è questo che da mesi io sto elemosinando nel silenzio altrui più assordante. E’ necessario fare chiarezza e discostarsi da dinamiche non condivisibili, nel pieno rispetto della gente per bene che ha il diritto di sapere come viene gestita la res publica. Con le somme spese e da spendere, non certo esigue, per difendere giudizialmente l’Ente da questi attacchi strumentali ed interni (ricordo sempre a me stessa che il Tar Salerno con la sent. n. 378/2015 ha rigettato il ricorso di cui sopra punto per punto grazie anche all’opera certosina del capo del nostro ufficio tecnico che ha redatto una re-lazione trasfusa quasi integralmente negli atti processuali) avremmo potuto realizzare opere che da tempo ci vengono richieste dalla comunità, ed invece ci troviamo attanagliati dall’omertà più totale, con le attività ordinarie dell’ufficio tecnico bloccate da continui accessi agli atti e dalla necessità di preparare la documen-tazione e relazionare onde consentire all’Ente di difendersi in sede giudiziale. Ma in sostanza è l’intera mac-china amministrativa che viene rallentata ed ostacolata, e personalmente, come assessore al Contenzioso e Garante della legalità, non posso più assecondare gli umori di una amministrazione che consente specula-zioni così dannatamente sfacciate.
Ci si può armare di tutte le buone intenzioni, ma, purtroppo, se si resta una voce fuori coro, costretta a su-bire l’incessante ostruzionismo di chi invece dovrebbe farsi “Promotore della Buona Amministrazione”, è ovvio, ahimé, che non si arrivi da nessuna parte.
Ed è per questa ragione che finalmente e pubblicamente dico “BASTA”.

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