I Musei e le Mostre Permanenti a Calitri.

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MUSEO DELLA CERAMICA E BORGO DEL CASTELLO

Il castello di Calitri, prima del terremoto del 1694 che lo distrusse completamente, facendolo rovinare sulle case sottostanti, era un’imponente costruzione con quattro grosse torri angolari, contrafforti ed altre opere di fortificazione, posta sul versante sud-est di una delle colline che dominavano le valli dell’Ofanto e del Cortino e con la facciata nord, articolata in due massicce cortine murarie, costruita sul costone di arenarie di oltre settanta metri d’altezza.

Non fu più ricostruito; le pietre e i materiali dei crolli furono riutilizzati in nuove costruzioni, trasformando l’intera area in un borgo popolare densamente abitato. Sulle rovine dell’antica costruzione si edificarono abitazioni, strade ed altre infrastrutture che ne inglobavano le parti residue, sì che il maniero visse solo nella toponomastica fino al disastroso terremoto del 1980, quando l’intera zona, abbandonata dagli abitanti, è diventata di proprietà comunale.

Il museo della ceramica, istituito il 29 settembre 2008, trova sede negli ambienti restaurati del Borgo Castello; gli spazi espositivi, i depositi ed i servizi sono organicamente articolati lungo suggestivi percorsi che si snodano all’interno delle fabbriche storiche recuperate, costituendo un atipico esempio di spazio urbano musealizzato.

COLLEZIONI

Denominazione: Collezione storico artistica

Descrizione: L’esposizione, insediata nei comparti edilizi dell’intera zona compresa fra via Castello via Madonna delle Grazie e le Ripe, comprende sezioni storiche e spazi per la didattica mirati a documentare la variegata produzione di ceramiche di Calitri e dell’Alta Valle dell’Ofanto dall’età antica in poi. E’ un lungo percorso che dalla fossakultur di Oliveto-Cairano all’età romana, dalla mezza maiolica medievale tra Santa Maria in Elce e San Zaccaria arriva alle maioliche rinascimentali, e approda, infine, all’epoca moderna e all’arte contemporanea. Una specifica sezione del museo è dedicata alla produzione artigianale storica delle terrecotte impiegate nell’edilizia, a quella delle ceramiche industriali che hanno ormai perso uso comune per l’evoluzione della tecnologia dei materiali, ai tanti oggetti ed exhibits che hanno caratterizzato la cultura materiale tradizionale del posto. La collezione è tuttora in costante evoluzione e trasformazione. Essa comprende, in primo luogo, manufatti e reperti rinvenuti durante i complessi interventi di recupero e le correlate campagne di scavo curati dalla soprintendenza; una consistente parte dei materiali esposti proviene, inoltre, da donazioni e prestiti effettuati da parte di associazioni culturali e di volontariato e di privati cittadini.

APERTURA

Giorni di apertura: Sabato,Domenica,Altro

Giorni di apertura (Altro): gli altri giorni solo su prenotazione.

Orario di apertura: Sabato e Domenica 9,00-12,30 16,00-19,00

MUSEO DELL’ISTITUTO STATALE D’ARTE

Il Museo dell’ISA nasce grazie al lavoro di un gruppo di docenti che si sono prefissi lo scopo di lasciare testimonianza della memoria storica della scuola e di conservare tutti i manufatti prodotti dagli alunni e dagli insegnanti dal 1959 al 2004.

L’iniziativa parte nel marzo 2002 quando viene firmato il protocollo d’intesa fra Comune di Calitri, Provincia di Avellino, Soprintendenza per i BAPPSAE di Avellino e Salerno e Istituto Statale d’Arte. Nel protocollo si stabilisce il trasferimento della scuola in una nuova sede e l’allestimento del museo nei vecchi locali dell’Istituto, che sono restituiti al Comune.

Il museo, allestitola primo piano, è stato inaugurato il 27 maggio 2005 ed è aperto al pubblico il sabato e la domenica, con visite guidate dai docenti che illustrano le tecniche di realizzazione dei lavori di ceramica, legno, ricamo e merletto, a testimonianza delle tre sezioni dell’Istituto. In particolare si segnalano per la sezione di ceramica i pannelli in maiolica policroma, i vasi eseguiti al tornio e al lucignolo, i servizi di stoviglie e i pannelli modulari di svariati motivi decorativi.

Nella sala del legno si possono ammirare servizi di posate in legni diversi, intarsi e intagli, mobiletti e contenitori realizzati al tornio. Di particolare interesse sono, inoltre, un pannello ad intarsio con una veduta di Calitri del ‘600 edun mosaico ispirato ad un quadro di Mirò.

Per quanto riguarda l’arte del ricamo e del merletto, i lavori più originali sono i pannelli con l’applicazione di chiacchierino, pizzo e ricamo, i centrotavola in pizzo a tombolo e i preziosi servizi da tavola in pizzo a tombolo e ricamo.

Sicuramente le opere che meritano un’attenzione particolare sono quelle realizzate negli anni ’60 da alunni docenti provenienti da varie città d’arte italiane (Firenze, Urbino, Napoli, Lecce, ecc.) che hanno trasmesso agli allievi le loro conoscenze delle tecniche artistiche e soprattutto l’amore per l’arte.

MOSTRA DI OGGETTI SACRI

Custodire la memoria del passato e ripercorrere materialmente alcuni tra i più importanti momenti della storia religiosa di Calitri, sono i principali fini cui tende l’esposizione di oggetti sacri ospitata nella grande sala-cripta della Chiesa dell’Immacolata Concezione.

Il visitatore, aggirandosi fra gli scaffali in legno, potrà ammirare gli antichi candelabri in ottone e gli arredi d’altare nel corso degli anni rimpiazzati da pezzi nuovi più funzionali, le antiche pianete e i camici finemente ricamati, delle statuine settecentesche di scuola napoletana, le preziose reliquie di santi.

La vecchia cassetta in cui si riponevano i voti segreti durante l’elezione del priore e delle altre cariche dell’Arciconfraternita, suggerirà l’ispirazione per fare un affascinante salto nel passato, ed allora sembrerà di potersi affacciare alla finestra della casa di via Salita Ospedale da cui è stata scattata la foto della processione del 1924, nel momento in cui tutti si fermarono per mettersi in posa: l’arciprete Don Antonio Cestone al fianco del priore Giambattista BemIli, Don Giuseppe Toglia (allora padre spirituale della Congrega) fra le due guardie in uniforme, e l’altro personaggio con la divisa fascista, vicino ai portantini tesi nello sforzo di sorreggere il peso, ma sorridenti, fino ai questuanti con la “guantiera” delle offerte.

La fila di banconote, che nella foto pende dalle braccia della stupenda statua, fa pensare alla prodigalità dei calitrani, testimoniata dall’elenco, che ritroviamo nell’esposizione, delle persone che offrirono le loro cose più preziose per la ricostruzione della chiesa dopo il terremoto del 1910, insieme alle donazioni dei calitrani emigrati in America.

Verrà alla mente la più recente ricostruzione della chiesa, e il suo aspetto precedente al terremoto del 1980, rievocato dalle piccole tele dipinte a grottesche e a figure femminili allegoriche che ne ornavano alcune pareti. Non si potrà fare a meno di ammirare le tre antiche campane, specialmente la più grande e più lavorata, la cui lunga iscrizione ci dice essere dell’Abbazia ricostruita di S. Maria in Elce.

E’ questo un solo esempio dei tanti percorsi che si possono fare nel mondo dei ricordi e della storia di Calitri, partendo dall’osservazione diretta di quegli oggetti, che già solo per questa facoltà che li caratterizza, hanno un valore incommensurabile. A questo si deve aggiungere poi l’alto pregio artistico legato alle abilità manifatturiere di antichi artigiani. Sempre nella sala-cripta è possibile ammirare un bellissimo presepe che ha come sfondo l’antico castello di Calitri.

Testo a cura della dott.ssa Concetta Zarrilli

L’ANIMA DEL LEGNO – MOSTRA DI SCULTURA IN VIA BERRILLI

Nato a Calitri il 9/1/1949, Luigi Di Guglielmo si è diplomato presso il locale Istituto d’Arte e ha poi conseguito il Diploma di Licenza del Corso di Magistero sez. Arredamento a Firenze; in seguito ha ottenuto il Diploma del Corso di Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia. Attualmente insegna all’Istituto d’Arte di Calitri.

Da sempre ha coltivato una grande passione: lavorare il legno. È proprio l’amore per questo versatile ed antico materiale che lo ha spinto a recuperare non solo manufatti in legno che avevano perso la loro funzionalità, ma anche pezzi in legno apparentemente senza alcuna utilità e dar loro una vita nuova, trasformandoli in complementi d’arredo evocanti simboli e significati che non rinnegano il cuore e l’anima della cultura artigiana tradizionale.

L’idea di recuperare manufatti in legno che avevano perso la loro funzionalità, ha un significato profondo, perché essi testimoniano il nostro passato e la nostra storia. Gli stessi elementi suggeriscono nuove forme d’arte che, una volta proiettate nello stesso spazio diventano delle IKONE attraverso cui segni e significati, trasmettono forti emozioni che vanno identificati e riproposti come simboli.

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CALITRI SCULTURA

Nata da un’iniziativa tesa al recupero delle tradizioni e della cultura e alla valorizzazione del centro storico, uno dei più grandi e suggestivi dell’Irpinia, promossa dalla locale sezione dei DS durante la Festa dell’Unità del 2001, “Calitri Scultura” è diventata una realtà grazie all’interesse di un gruppo di artisti di Novara stimolati dall’idea di Adottare il Centro Storico.

Dopo un primo e proficuo incontro è nata una continua e fattiva collaborazione con numerosi artisti italiani e stranieri che ha portato alla realizzazione in loco di numerose opere ed alla costituzione dell’Associazione “Nicùra” di cui fanno parte, al momento, come soci fondatori le persone che hanno promosso l’iniziativa e molti degli artisti coinvolti negli interventi.

Le opere realizzate sono state, così, donate dalla locale Sezione DS al Comune di Calitri che, dopo averle acquisite al patrimonio comunale, ha provveduto alla loro installazione lungo un percorso che attraversa tutto il centro storico.

Successivamente la fattiva collaborazione tra l’Associazione Nicùra, l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza, ha portato alla presentazione del percorso sull’arte contemporanea in occasione della V Settimana della Cultura, organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (5/11 Maggio 2003).

Lungo il percorso (circa 1,2 Km in salita), oltre alle sculture, nello splendido contesto del centro storico di Calitri si incontrano anche portali, case, palazzi e affascinanti scorci panoramici.

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