Abel Ferrara protagonista dell'Anteprima della XXXX edizione del Laceno d'Oro. Martedì 18 Pasolini.

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11855628_922900904435506_3093256680533519830_nA quaranta anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini il Laceno d’oro, storico festival del cinema indipendente di cui fu co-fondatore nel 1959,  assegna al regista  Abel Ferrara il “Premio alla carriera Camillo Marino 2015”. La consegna del riconoscimento si svolgerà Martedì 18 agosto in Piazza del Debbio (Avellino), alle ore 20:30, a seguire sarà proiettato il suo film Pasolini e il 19 agosto sarà proprio Abel Ferrara a introdurre una proiezione speciale del Decameron pasoliniano.

È il tributo, insieme a una mostra Pasolini, un’eredità viva, all’ispiratore della manifestazione voluta proprio da Pasolini in Irpinia, nelle zone che gli ricordavano i boschi del suo Friuli.

Al regista newyorkese che l’anno scorso a Venezia presentò il suo Pasolini interpretato da Willam Defoe, sarà dedicata tutta l’anteprima  della 40esima edizione del Laceno D’Oro (dal 18 al 21 agosto) con una retrospettiva nel Carcere Borbonico di Avellino (che comprenderà anche Welcome to New York, 4:44 Last Day on Earth, Chelsea on the Rocks, Mulberry St.), master class e incontri. 

“Pasolini  rappresenta libertà di espressione – dice Abel Ferrara – la volontà di seguire il proprio cuore e il proprio talento di fronte a qualsiasi ostacolo presenti la vita. La sua compassione e la sua passione. È stato un onore girare un film in Italia ed è sempre un onore presentare il nostro lavoro, specialmente nel Paese in cui è nato Pier Paolo. Creare un festival è parte dell’eredità e della visione di Pasolini, non solo come regista, ma anche come membro attivo della comunità in cui ha vissuto: un altro esempio della sua natura generosa. Girare il film e mostrarlo qui è una continuazione dello spirito che abbiamo amato in lui.

Nell’albo d’oro del premio intitolato al critico irpino (fondatore con Giacomo D’Onofrio e Pasolini del Laceno d’Oro)  il nome di Abel Ferrara si aggiunge a quelli di Ettore Scola, Gillo Pontecorvo, Aurelio Grimaldi, Antonietta De Lillo, Vincenzo Marra, Ken Loach, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Marco Bellocchio, Laurent Cantet, Paolo e Vittorio Taviani, Olivier Assayas, Daniele Gaglianone, Jia Zhang-ke.

Il Laceno d’Oro che proseguirà  con un ricco programma dal 15 al 30 settembre  con una nuova formula che valorizzerà i più bei borghi dell’Irpinia,  è organizzato dal Comune di Avellino e dall’Associazione ImmaginAzione con il contributo della Regione Campania, direttore artistico Antonio Spagnuolo, con  la collaborazione  della rivista cinematografica Sentieri Selvaggi.

Il Laceno d’Oro – spiega Spagnuolo – è frutto di un lavoro collettivo, di energie che si adoperano perché qualcosa di bello accada in un capoluogo che quando parla di cinema può vantare qualità e storia, ma che trova molta difficoltà a farsi notare in una dimensione nazionale per il pregiudizio che accompagna la sua natura di città di Provincia. L’edizione di quest’anno raccoglie la sfida di superare il grande successo di quella passata, confermando la sua vocazione “politica” e sociale e la sua apertura al cinema di ricerca e agli sguardi più trasversali”

Il 19 agosto, nelle sale dell’Ex Carcere Borbonico di Via Dalmazia, Ferrara terrà una Master Class aperta al pubblico, a partire dalle ore 17:30, e a seguire presenterà Il Decameron di Pasolini. Sempre il 19 agosto, alle ore 17:00, saranno inaugurate le due mostre Pasolini, un’eredità viva e Boccaccio nel cinema. Alle 20.30, in piazza del Debbio, sarà proiettato il film Biagio introdotto dall’autore Pasquale Scimeca. Alle 22:30, al Carcere Borbonico, protagonista ancora Abel Ferrara con la visione del suo Welcome to New York.

Il 20 agosto continua al Carcere Borbonico la retrospettiva dedicata ad Abel Ferrara con 4:44 Last Day on Earth (ore 16:30) e Chelsea on the Rocks (ore 18.30). Si prosegue, in Piazza Del Debbio, con la proiezione, alle 20:30, di Fino a qui tutto bene diretto da Roan Johnson, rivelazione del cinema indipendente italiano dell’ultima stagione. A seguire è previsto l’incontro con l’attrice protagonista Silvia D’Amico. Alle 22:30 spazio al teatro di ricerca con Angelica di e con Andrea Cosentino, uno spettacolo ironico e irriverente che prende spunto dal celebre saggio sul pianosequenza di Pier Paolo Pasolini per una riflessione sul tempo e sul linguaggio dei media.

L’anteprima del festival si concluderà il 21 agosto con la proiezione di Mulberry St. di Abel Ferrara (18:30 Carcere Borbonico), Cloro presentato dall’autore Lamberto Sanfelice (20.30 Piazza Del Debbio) e Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni, che incontrerà il pubblico alle ore 22:30 al Carcere Borbonico.

Tra le attività collaterali del Festival, il Laceno d’Oro apre le porte anche alla sperimentazione musicale con l’arrivo ad Avellino di Herman Kolgen, che sarà protagonista il 26 agosto (Teatro Carlo Gesualdo ore 21:00) della performance audio/video dal titolo Dust – Aftershock. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Magnitudo che cura la rassegna musicale irpina Flussi. Dal 26 al 30 agosto inoltre sono previsti (Carcere Borbonico, ore 18.00) screenings di micrometraggi e cortometraggi, dalla motion graphics al cinema sperimentale e alla video arte, da opere di Sebastian Murra, Dvein, Studio Aira, Ivan Svoboda, Carlotta Piccinini, Pooja Iranna, Hernan Apablaza, Arthur Tuoto, Min Kim Park e altri, a cura di Flussi Media Arts Festival.

Il Laceno d’Oro organizza anche la seconda edizione del contest per cortometraggi Gli occhi sulla città (scadenza 15 settembre), un concorso aperto a film di ogni genere e nazionalità che abbiano la capacità di riflettere e di ripensare gli spazi urbani e magari di farsi influenzare da essi, ipotizzando modi di produzione e fruizione strettamente legati agli ambienti. Al primo classificato andrà un premio di 1500 euro.

Per il bando e maggiori informazioni consultare il sito www.lacenodoro.it.

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