Pierino e il Lupo, l’Orchestra Filarmonica Campana con Piermaria Cecchini sabato 9 a Solopaca per la Festa dell’Uva.

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La Piazza Perlingieri di Solopaca, in provincia di Benevento, si prepara a forti emozioni con
l’Orchestra Filarmonica Campana, che con il quinto appuntamento dell’OFC in TOUR 2017 invita il pubblico ad una serata eccezionale ad ingresso libero, di carattere fiabesco.

Sabato 9 Settembre, nell’ambito della Festa dell’Uva 2017, manifestazione di rilievo internazionale che si svolge nel  comprensorio di Solopaca, sul palco appositamente allestito in Piazza Perlingieri, è atteso Pier Maria Cecchini per un’inedita e imprevedibile performance del celebre Pierino e il lupo (1936) di  Sergej Prokof’ev, questa volta rivolta soprattutto ai giovani e agli adulti.

L’OFC sarà diretta da  Giulio Marazia. La serata avrà inizio alle ore 21.00.

L’attore e regista di Roma, che si è formato nella scuola di Luigi Squarzina, racconta e reinterpreta  le vicende dell’ormai celebre (e coraggioso) Pierino alle prese con un lupo cattivo che gli ha mangiato l’anatra. Nella partitura di Prokof’ev gli strumenti musicali evocano i personaggi e le vicende del racconto con motivi ormai divenuti famigliari, come lo spensierato tema degli archi di Pierino, quelli del flauto, dell’oboe e del fagotto (nel rispettivo ruolo di ‘uccellino’, ‘gatto’ e ‘nonno’), dei tre corni (il ‘terribile lupo’), dei legni e dei timpani nell’avvincente finale con cacciatori e spari di fucile.

La musica di Pierino e il lupo è d’una semplicità disarmante, soprattutto  se paragonata alle dimensioni e alla complessità delle partiture che i compositori (e tra questi Prokof’ev stesso) scrivevano in quegli anni. Questa sua semplicità potrebbe anche indurre nell’equivoco di sottovalutarla, ma non è affatto eccessivo definire un capolavoro questa piccola
opera musicale sui generis. Soprattutto Pierino e il lupo è un esempio perfetto di ciò che dovrebbe essere la musica per l’infanzia, riuscendo in quello che non riesce né allo splendido

L’enfants et lessortilèges di Ravel, che in realtà non si rivolge all’infanzia ma dà vita ai ricordi e ai rimpianti d’un adulto, né al magistrale The Young Person’s Guide to the Orchestra di Britten, che fa fare ai giovani la conoscenza degli strumenti musicali ma non li diverte e non ne sollecita l’immaginazione, per non parlare di quella miriade di pezzi brevi e facili destinati all’infanzia solo perché adatti a dita piccole e inesperte. Pierino e il lupo, il cui testo è di Prokof’ev stesso, è invece una vera e propria fiaba, di quelle che affascinano ogni bambino e che vengono ricordate per sempre, anche quando si diventa adulti.

La voce recitante racconta la fiaba e parallelamente la musica la commenta passo passo, con una quantità d’immagini sonore spesso più vivide e precise di qualsiasi parola, come il rapido arrampicarsi del gatto o il lamento flebile e tragicomico (“doloroso” dice la partitura) dell’anatra nella pancia del lupo.

La fiaba si conclude con un piccolo corteo trionfale di Pierino e dei suoi amici, che dà modo a Prokof’ev di far riascoltare rapidamente tutti i principali temi d quest’incantevole composizione.

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